<p><em><strong>Itinerari di vacanza suggeriti dalla giornalista, esperta nel settore dei viaggi e delle crociere, per i lettori di ViViPress</strong></em></p>



<p>di Liliana Carla Bettini</p>



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<p>Il quartiere degli esiliati cubani in Florida è un pezzo di Cuba negli Stati Uniti; un quartiere autentico che, per fortuna, ha evitato la speculazione immobiliare e la febbre edilizia.</p>



<p>Il Máximo Gómez Park, meglio conosciuto come Domino Park, è un piccolo e tranquillo angolo del quartiere cubano più famoso di Miami, Little Havana.</p>



<p>Prende il nome dal generale Máximo Gómez, un rivoluzionario cubano, ed è un luogo di ritrovo popolare tra la gente del posto.</p>



<p>A qualsiasi ora del giorno, troverete i clienti abituali che sorseggiano caffè cubano, giocano a domino e chiacchierano con gli amici. Una tradizione da oltre 40 anni, il gioco al parco è serio ed emozionante da guardare, con autentica energia latina e battute competitive. ;</p>



<figure class="wp-block-image size-full"><img src="https://vivipress.com/wp-content/uploads/2025/01/mojito-4.jpg" alt="" class="wp-image-23228"/></figure>



<p>Ma il Domino Park, non è un buon posto per parlare di politica. Fa caldo e gli &#8220;anziani&#8221; parlano ad alta voce, ridono molto, fumano del buon tabacco cubano e gesticolano mentre i giocatori si concentrano sulle fiches che volano sui tavoli, indifferenti al trambusto.</p>



<p>Ma non parlano di politica. Mai. Ricordare. Non parlare di politica. &#8220;Guarda, divertiti, ascolta la migliore musica del mondo, mangia, parla, impara, lasciati amare&#8230; &#8220;</p>



<p>Tutto tranne la politica.</p>



<p>Un luogo che, nonostante sia un focolaio di multiculturalismo, continua ;a custodire l&#8217;identità dei cubani che lasciarono l&#8217;isola negli anni &#8217;60 e &#8217;70. Una idiosincrasia che è stata mantenuta dai loro discendenti che, pur essendo nordamericani di prima, seconda o terza generazione, continuano a considerarsi la Cuba dell&#8217;esilio.</p>



<figure class="wp-block-gallery has-nested-images columns-default is-cropped wp-block-gallery-1 is-layout-flex wp-block-gallery-is-layout-flex">
<figure class="wp-block-image size-large"><img data-id="23225" src="https://vivipress.com/wp-content/uploads/2025/01/mojito-2.jpg" alt="" class="wp-image-23225"/></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><img data-id="23226" src="https://vivipress.com/wp-content/uploads/2025/01/mojito-1.jpg" alt="" class="wp-image-23226"/></figure>
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<p>La storia recente di Cuba diventa onnipresente in ogni angolo di Little Havana. Si dice che al ;Ristorante Versailles ;gli agenti segreti del governo cubano si mescolino ai commensali per ascoltare qualche pettegolezzo da riportare all&#8217;Avana.</p>



<p>Siamo nel “ristorante cubano più famoso del mondo” e uno dei punti d&#8217;incontro preferiti dagli esuli cubani. E un ambiente magnifico ;per mangiare come a Cuba. Qui è obbligatorio ordinare lo ;speciale Versailles, un panino sublime che è stato protagonista anche di un film.</p>



<p>All&#8217;incrocio tra l&#8217;Ottava Strada e la 13a Avenue si trova il ;monumento in memoria dei combattenti della Baia dei Porci, ;un&#8217;invasione frustrata dalle truppe anticastriste con l&#8217;appoggio americano. ;</p>



<p>Qui si può passare un intero pomeriggio ;a parlare con i veterani; qualcosa di più che consigliato al di là delle ideologie.</p>



<p>E l&#8217;assenza si nota. Qui si può immaginare la vita degli esuli spagnoli dopo la Guerra Civile. Le ;gigantesche sculture di galli in Calle 8 sono piene di colore e la ;musica cubana unica proviene dall&#8217;interno dei locali. Ma l&#8217;esilio è esilio. E lo sguardo è sempre rivolto oltre il mare. ;</p>



<p>Non puoi perderti il ​​murale dipinto che fa da sfondo a questo popolare ritrovo. Creato dall&#8217;artista dominicano Oscar Thomas, il murale raffigura i presidenti di tutte le nazioni americane che hanno partecipato al primo Summit of the Americas, tenutosi a Miami nel 1994.</p>



<figure class="wp-block-image size-full"><img src="https://vivipress.com/wp-content/uploads/2025/01/mojito-3.jpg" alt="" class="wp-image-23227"/></figure>



<p>Forse è per questo che la cultura cubana è così presente. Mantenere la lingua, la musica, la gastronomia o la cultura non è un atto di nostalgia o di sopravvivenza.</p>



<p>È un atto di autoaffermazione e ribellione. Ecco perché questo non è un quartiere etnico di Miami. È un pezzo di Cuba a 90 miglia dalla <em>Perla dei Caraibi</em>.</p>

Mojito, musica e tanta arte nella Little Havana di Miami, in Florida
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da redazione
- Categories: viaggi e crociere
- Tags: CubaFloridaLittle HavanaMiamiturismovacanzeviaggi
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