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Nasce a Vibo Valentia il “Complesso Museale” tra il Duomo di S. Leoluca ed il Valentianum (VIDEO)

museo del duomo

&NewLine;<p><strong><em>L&&num;8217&semi;iniziativa è stata annunciata nel corso di un evento inserito nell’ambito dei percorsi giubilari 2025&nbsp&semi;&OpenCurlyDoubleQuote;Il cantiere della cultura” voluti dal vescovo mons&period; Attilio Nostro<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine;<amp-youtube layout&equals;"responsive" width&equals;"500" height&equals;"281" data-videoid&equals;"8EEFKDVbtTc" title&equals;"Riapre al pubblico il Museo del Duomo di Vibo Valentia"><a placeholder href&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;youtube&period;com&sol;watch&quest;v&equals;8EEFKDVbtTc"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;i&period;ytimg&period;com&sol;vi&sol;8EEFKDVbtTc&sol;hqdefault&period;jpg" layout&equals;"fill" object-fit&equals;"cover" alt&equals;"Riapre al pubblico il Museo del Duomo di Vibo Valentia"><&sol;a><&sol;amp-youtube>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il duomo di&nbsp&semi;San Leoluca&comma; con le sue tante opere d’arte che custodisce all’interno e che sono poche conosciuto e l’annesso complesso monumentale del Valentianum al cui interno si trova il Museo di arte sacra assumono il ruolo di &OpenCurlyDoubleQuote;Complesso Museale” per aprire una nuova stagione di valorizzazione&comma; studio e ricerca&period;&nbsp&semi;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’idea – che è comunque già un fatto che va concretizzandosi – è stata lanciata nel corso dell’evento – inserito nell’ambito dei percorsi giubilari 2025&nbsp&semi;&OpenCurlyDoubleQuote;Il cantiere della cultura”&nbsp&semi;– che si è svolto nel Duomo&comma; presso l’altare laterale sinistro sovrastato dal monumentale&nbsp&semi;trittico di Antonello Gaggini&comma; presenti&comma; con il parroco di Santa Maria Maggiore e San Leoluca&nbsp&semi;don Pasquale Rosano&comma; il sindaco&nbsp&semi;Vincenzo Romeo&nbsp&semi;e l’archeologa della Soprintendenza di Reggio Calabria e Vibo Valentia&nbsp&semi;Daniela Vinci&period; L’incontro&comma; moderato da&nbsp&semi;Michele Petullà&comma; si è avvalso delle relazioni del docente presso l’Accademia delle Belle arti di Lecce&nbsp&semi;Mario Panarello&comma; soffermatosi sul complesso museale di nuova istituzione e sui numerosi capolavori presenti&nbsp&semi;ed esposti al suo interno&comma; e del professore dell’Università della Calabria Rosario Francesco Chimirri&period; A trarre le conclusioni&comma; il vescovo&nbsp&semi;della diocesi&comma;&nbsp&semi;monsignor Attilio Nostro&comma; artefice&nbsp&semi;della&nbsp&semi;nascita di questo &OpenCurlyDoubleQuote;complesso museale”&nbsp&semi;e della riapertura del museo di arte sacra&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;01&sol;evento-museo-1024x497&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-23278"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Al termine dell’incontro&comma; ci si è spostati nell’attiguo&nbsp&semi;ex convento di San Domenico&comma; oggi denominato Valentianum&comma; per una&nbsp&semi;visita guidata al Museo del Duomo&comma; ritornato a nuova vita&comma; ed ammirare le opere di grande pregio&nbsp&semi;esposte provenienti dall’intero territorio vibonese&comma; databili tra il&nbsp&semi;XV e XIX&nbsp&semi;secolo&period;&nbsp&semi;&nbsp&semi;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;01&sol;evento-museo-1-1024x489&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-23279"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Un museo istituito nel 1988 per volontà dell’arciprete Onofrio Brindisi e che circa venticinque anni fa fu elevato a &&num;8220&semi;Museo di interesse comunale&&num;8221&semi; dalla Giunta allora guidata dall&&num;8217&semi;indimenticato sindaco Alfredo d&&num;8217&semi;Agostino&semi; successivamente su input dell&&num;8217&semi;allora parroco mons&period; Giuseppe Fiorillo ed il sostegno della Camera di Commercio presieduta da Michele Lico&comma; fu l&&num;8217&semi;allora Direttore del Museo&comma; Franco Luzza &lpar;nel periodo marzo 2009 &&num;8211&semi; 31 agosto 2013&rpar; a curare&comma; con la consulenza dell&&num;8217&semi;arch&period; Enzo Carone&comma; il recupero di una serie di dipinti di alto valore storico-artistico e furono avviati i primi lavori che portarono poi alla ristrutturazione e riallestimento del 2017 con la riapertura ad opera del vescovo della diocesi dell’epoca &comma; monsignor Luigi Renzo&comma; e del parroco don Antonio Purita&comma; fino a divenire oggi parte integrante del nuovo complesso museale sotto la spinta del parroco don Pasquale Rosano&period;<&sol;p>&NewLine;

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