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La morte di Franco Piperno, uno dei “cattivi maestri” protagonista di una difficile stagione della storia italiana

Franco Piperno

&NewLine;<p><strong><em>Nato a Catanzaro da una famiglia ebraica originaria di Piscopio&comma; paese che ha frequentato costantemente&period; Mente brillante&comma; dotato di grande carisma&comma; Franco Piperno è stato uno dei leader studenteschi del &&num;8217&semi;68 dirigente dell’Autonomia operaia<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Maurizio Bonanno<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non può passare senza una riflessione la morte a Cosenza di Franco Piperno&comma; esponente storico della sinistra extraparlamentare e tra i fondatori di Potere operaio&period; Malato da tempo&comma; era originario di una storica famiglia che a Piscopio ha le sue radici secolari&comma; sebbene fosse nato a Catanzaro&comma; città dove il padre si era trasferito per svolgere l’incarico di Direttore didattico&period; Aveva 82 anni ed era ricoverato in una struttura sanitaria di Cosenza&comma; città dove ha vissuto l’ultima parte ella sua vita&comma; avendo insegnato all’Università della Calabria ed essendo stato anche assessore comunale all’epoca in cui era sindaco Giacomo Mancini&comma; ex segretario nazionale del Psi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;01&sol;WhatsApp-Image-2025-01-14-at-09&period;07&period;19-1024x726&period;jpeg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-24622"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non può passare senza una riflessione perché il nome di Piperno è legato ad alcune tra le vicende più note e controverse che hanno visto al centro la sinistra extraparlamentare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La mia generazione lo sa bene&period; È la generazione che ha vissuto gli ultimi anni del Liceo e poi i primi dell’Università mentre imperversava in Italia quella che lui per primo&comma; Franco Piperno&comma; definì una &OpenCurlyDoubleQuote;guerra&period; E&comma; d’altronde&comma; l’etichetta di &OpenCurlyDoubleQuote;cattivo maestro” gli è rimasta appiccicata per tutta la vita con quella frase sulla «geometrica potenza» dispiegata dalle Brigate Rosse in via Fani&comma; che fa il paio con quella sulla «terribile bellezza» del 12 marzo 1977&comma; quando il centro di Roma venne messo a ferro e fuoco dagli autonomi&comma; momento che di fatto diede l’avvio alla &OpenCurlyDoubleQuote;svolta militare” della lotta della sinistra extraparlamentare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dopo gli studi superiori a Catanzaro&comma; ancora liceale&comma; si iscrisse al Partito Comunista Italiano&comma; per venirne espulso nel 1967 prima dei moti studenteschi del Sessantotto&period; Frequentò il gruppo che pubblicava Classe operaia&comma; rivista che si formò intorno alla figura di Mario Tronti &lpar;autore di &&num;8220&semi;Operai e capitale&&num;8221&semi;&rpar;&period; Ben presto finì con l&&num;8217&semi;essere uno dei più famosi leader del movimento del Sessantotto romano&comma; partecipando da protagonista alla contestazione universitaria&period; Piperno si laurea a Pisa&comma; iniziando la carriera universitaria come ricercatore nella facoltà di Ingegneria dell&&num;8217&semi;università La Sapienza di Roma per poi insegnare al Politecnico di Milano e all&&num;8217&semi;Università dell&&num;8217&semi;Aquila&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È stato uno dei leader studenteschi del &&num;8217&semi;68 dirigente dell’Autonomia operaia e animatore della rivista Metropoli&comma; fino a diventare esponente di spicco della sinistra extraparlamentare durante gli anni di piombo&comma; &nbsp&semi;fra i fondatori e ideologi del gruppo della sinistra extraparlamentare Potere Operaio&comma; collocabile ideologicamente nell&&num;8217&semi;alveo del marxismo operaista&comma; del quale fu uno degli esponenti di spicco&comma; al pari di personalità quali Toni Negri&comma; Oreste Scalzone&comma; Paolo Virno&comma; Alberto Asor Rosa&comma; Massimo Cacciari&comma; Lanfranco Pace ed Emilio Vesce&period; Fu coinvolto&comma; al pari di altri importanti esponenti operaisti&comma; nel discusso e controverso Processo 7 aprile&comma; nel quale fu condannato a due anni di reclusione per partecipazione ad&nbsp&semi;associazione sovversiva&comma; con pena prescritta&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Fu anche uno dei fondatori di Radio Ciroma alla fine degli&nbsp&semi;anni ottanta&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dicevamo che era nato e cresciuto a Catanzaro da una benestante famiglia&nbsp&semi;ebraica&comma; che ha ancora oggi le sue radici a Piscopio&comma; la popolosa frazione di Vibo Valentia che custodisce la più significativa presenza di famiglie di origine ebraiche&period; E queste sue origini&comma; Franco Piperno ha sempre ricordato e rispettato venendo spesso a Piscopio fino a tarda età e mantenendo contatti con figure importanti della comunità ebraica&period; Significative&comma; in questo senso&comma; appaio no le foto che lo ritraggono con il Rabbino Capo per l’Italia Meridionale Umberto Piperno e con la Presidente della Ucei &lpar;Unione delle Comunità Ebraiche Italiane&rpar;&comma; Noemi Di Segni&period; Sono foto che lo ritraggono durante un’occasione davvero speciale&comma; quando Franco Piperno&comma; insieme alla moglie Marta Petrusevicz &lpar;anche lei ebrea e docente all’Unical&rpar; a Bova Marina&comma; per la prima volta dopo 1&period;500 anni fu celebrato un &OpenCurlyDoubleQuote;matrimonio ebraico”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-gallery has-nested-images columns-default is-cropped wp-block-gallery-1 is-layout-flex wp-block-gallery-is-layout-flex">&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"24621" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;01&sol;WhatsApp-Image-2025-01-14-at-09&period;07&period;35-863x1024&period;jpeg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-24621"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"24620" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;01&sol;WhatsApp-Image-2025-01-14-at-09&period;07&period;27-714x1024&period;jpeg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-24620"&sol;><&sol;figure>&NewLine;<&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Figura complessa&comma; uomo ed intellettuale profondo e sempre pungente&comma; visse in maniera perigliosa gli anni più caldi con la condanna e la fuga all’estero&comma; passando proprio dalla sua Piscopio&comma; dove si nascose alcuni giorni in attesa di ricevere quei documenti utili per raggiungere e rifugiarsi in Francia grazie alla dottrina Mitterand&period; Fu un periodo complicato&comma; indotto a riparare all&&num;8217&semi;estero dai problemi giudiziari&comma; pur insegnando all&&num;8217&semi;ateneo &&num;8220&semi;Pierre e Marie&period;Curie&&num;8221&semi;&nbsp&semi;di&nbsp&semi;Parigi&nbsp&semi;e poi all&&num;8217&semi;Università del Québec a Montreal &lpar;UQAM&rpar; e POI alla&nbsp&semi;Università dell&&num;8217&semi;Alberta&nbsp&semi;a&nbsp&semi;Edmonton&period; Tornato in Italia dopo che la sua pena di due anni di reclusione venne prescritto&comma; fu accolto da Giacomo Mancini&comma; che da segretario nazionale del PSI ebe sempre un atteggiamento &OpenCurlyDoubleQuote;comprensivo” verso quei &OpenCurlyDoubleQuote;compagni che stavano sbagliando” per divenire professore di Fisica della materia all&&num;8217&semi;Università della Calabria&period; Mancini lo tenne sotto la sua ala protettrice al punto da nominarlo anche&nbsp&semi;assessore alla Cultura&nbsp&semi;al Comune di Cosenza all&&num;8217&semi;epoca in cui il primo cittadino era lui&comma; ma continuando a fare politica anche sotto l&&num;8217&semi;amministrazione del sindaco Eva Catizone&period; Negli ultimi anni il suo nome è stato legato al rilancio del progetto del Planetario a Cosenza&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;01&sol;piperno-giovane&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-24623"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Mente brillante&comma; dotato di grande carisma&period; Franco Piperno non venne mai meno al suo modo di essere&period; Nella ricostruzione data davanti alla&nbsp&semi;Commissione Moro&comma;&nbsp&semi;Piperno sostenne che in quegli anni si visse una piccola guerra civile&comma; dove le parti contendenti erano&comma; per usare il gergo&nbsp&semi;marxista&comma; il&nbsp&semi;valore d&&num;8217&semi;uso&nbsp&semi;e il&nbsp&semi;valore di scambio&period; Alcune sue dichiarazioni nel 20 marzo&nbsp&semi;2008&nbsp&semi;hanno suscitato perplessità&comma; riguardo ad una&comma; da lui sostenuta&comma; &&num;8220&semi;moralità dei brigatisti&&num;8221&semi; e in un sotteso giudizio sul loro operato&comma; affermando nel corso della trasmissione &OpenCurlyDoubleQuote;Controcorrente” su Sky Tg24&colon;«È una morale di guerra&comma; non esiste solo una sua o una mia morale&period; La morale è multipla &&num;8211&semi; ci sono persone che vanno a bombardare una città&comma; e sono considerate degli eroi&comma; e persone che sparano su un bersaglio determinato&comma; che sono considerate dei criminali&period; Nel secondo caso&comma; solo perché sconfitte»<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Controverso è anche l&&num;8217&semi;editoriale da lui scritto sul&nbsp&semi;Il Quotidiano del Sud&nbsp&semi;in occasione del decimo anniversario degli&nbsp&semi;attentati terroristici a New York&comma; definendoli&nbsp&semi;«un evento dalla bellezza sublime»&comma; e i terroristi&nbsp&semi;«un pugno audace di intellettuali»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;01&sol;piperno-franco&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-24624"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La morte di Franco Piperno diventa comunque un’occasione per riflettere&comma; per ripensare a quei momenti che caratterizzarono intere generazioni&period; C’ero&comma; a quel tempo&colon; ero un liceale in quella Vibo Valentia che vedeva i giovani confrontarsi&comma; ragionare&colon; c’ero in quegli anni a Vibo Valentia tra Radio Calabria e Radio Popolare&comma; degli scontri anche duri&comma; violenti&comma; in piazza Municipio&period; C’ero anche a Roma tra il ’78 e l’80&comma; tra il rapimento Moro ed i cortei per riaprire Radio Città Futura&period; C’ero&comma; c’eravamo quando si ascoltavano e si analizzavano&comma; si discuteva e ci si scontrava su quanto dicevano quelli che poi furono definiti i &OpenCurlyDoubleQuote;cattivi maestri” e tra questi c’era lui&comma; Franco Piperno&period;<&sol;p>&NewLine;

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