<p><strong><em>La DIA di Catanzaro arresta 6 persone: il reggente della cosca Abbruzzese Forastefano, un capocantiere, il suo autista e tre imprenditori titolari di aziende ritenute compiacenti con la ‘ndrangheta</em></strong></p>



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<amp-youtube layout="responsive" width="500" height="281" data-videoid="9a5JWMQiaw0" title="Le mani della ‘ndrangheta sul mega lotto della Statale Jonica"><a placeholder href="https://youtu.be/9a5JWMQiaw0"><img src="https://i.ytimg.com/vi/9a5JWMQiaw0/hqdefault.jpg" layout="fill" object-fit="cover" alt="Le mani della ‘ndrangheta sul mega lotto della Statale Jonica"></a></amp-youtube>
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<p>È di 6 arresti il bilancio dell’operazione condotta dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di altrettante persone accusate di estorsione aggravata dal metodo e dalla finalità mafiose, nonché di istigazione alla corruzione.</p>



<p>L’indagine ha preso il via dalla denuncia di una vittima, legale rappresentante di un’impresa di costruzioni, alla quale era stata fatta una richiesta estorsiva di 150mila euro, pari al 3%, che corrisponde alla la percentuale standard per le estorsioni della criminalità organizzata, di un appalto dal valore di 5 milioni di euro inerente i lavori sul “Terzo Megalotto” della Statale 106 Jonica.</p>



<p>L’inchiesta durata anni, si è avvalsa non solo di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, ma anche di un attento lavoro di analisi di documentazioni fiscali, bancarie e amministrative dal quale sarebbe emerso come le somme richieste venivano ricavate tramite sovrafatturazioni messe in atto da ditte “colluse”, con l’utilizzo di documentazione falsa che attestava consegne di materiali e prestazioni di servizi sovradimensionate, così consentire di mettere in fattura anche la quota parte destinata al pagamento dell’estorsione, che sarebbe confluita nelle casse della cosca Abbruzzese di Cassano all’Ionio.</p>



<p>Questo meccanismo avveniva grazie all’interessamento di un intermediario un capocantiere dell’azienda, che in ogni caso non è coinvolta nell’indagine, che indicava agli imprenditori estorti a quali ditte sovrafatturare per pagare la tangente.</p>



<p>Tra gli arrestati figurano il reggente della cosca Abbruzzese Forastefano, Leonardo Abbruzzese detto “Nino”, attualmente detenuto al 41 bis dopo essere stato arrestato il 6 novembre 2023 in Puglia dopo un periodo di latitanza perché coinvolto nell’operazione Athena, il capocantiere, il suo autista e tre imprenditori titolari di aziende ritenute compiacenti con la ‘ndrangheta, uno di loro è anche per istigazione alla corruzione, infatti avrebbe promesso al capocantiere di una società a partecipazione statale appaltante dei lavori, incaricato di pubblico servizio, circa 20.000 per indurlo a falsificare i certificati di stato avanzamento lavori relativi allo smaltimento dell’acqua da parte dell’azienda incaricata.</p>



<p>Oltre agli arresti, sono anche state sottoposte a sequestro preventivo tre società e i relativi complessi aziendali, perché ritenute funzionali alla commissione delle attività illecite.</p>

Le mani della ‘ndrangheta sul mega lotto della Statale Jonica (VIDEO)

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- Tags: ‘ndranghetaarresticatanzaroDirezione distrettuale Antimafiaestorsione aggravataistigazione alla corruzione.lavoro sul “Terzo Megalotto”Statale Jonica:
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