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Le mani della ‘ndrangheta sul mega lotto della Statale Jonica (VIDEO)

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&NewLine;<p><strong><em>La DIA di Catanzaro arresta 6 persone&colon; il reggente della cosca Abbruzzese Forastefano&comma; un capocantiere&comma; il suo autista e tre imprenditori titolari di aziende ritenute compiacenti con la &OpenCurlyQuote;ndrangheta<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine;<amp-youtube layout&equals;"responsive" width&equals;"500" height&equals;"281" data-videoid&equals;"9a5JWMQiaw0" title&equals;"Le mani della &OpenCurlyQuote;ndrangheta sul mega lotto della Statale Jonica"><a placeholder href&equals;"https&colon;&sol;&sol;youtu&period;be&sol;9a5JWMQiaw0"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;i&period;ytimg&period;com&sol;vi&sol;9a5JWMQiaw0&sol;hqdefault&period;jpg" layout&equals;"fill" object-fit&equals;"cover" alt&equals;"Le mani della &OpenCurlyQuote;ndrangheta sul mega lotto della Statale Jonica"><&sol;a><&sol;amp-youtube>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È di 6 arresti il bilancio dell’operazione condotta dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro&comma; nei confronti di altrettante persone accusate di estorsione aggravata dal metodo e dalla finalità mafiose&comma; nonché di istigazione alla corruzione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’indagine ha preso il via dalla denuncia di una vittima&comma; legale rappresentante di un’impresa di costruzioni&comma; alla quale era stata fatta una richiesta estorsiva di 150mila euro&comma; pari al 3&percnt;&comma; che corrisponde alla la percentuale standard per le estorsioni della criminalità organizzata&comma; di un appalto dal valore di 5 milioni di euro inerente i lavori sul &OpenCurlyDoubleQuote;Terzo Megalotto” della Statale 106 Jonica&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’inchiesta durata anni&comma; si è avvalsa non solo di intercettazioni telefoniche&comma; ambientali e telematiche&comma; ma anche di un attento lavoro di analisi di documentazioni fiscali&comma; bancarie e amministrative dal quale sarebbe emerso come le somme richieste venivano ricavate tramite sovrafatturazioni messe in atto da ditte &OpenCurlyDoubleQuote;colluse”&comma; con l’utilizzo di documentazione falsa che attestava consegne di materiali e prestazioni di servizi sovradimensionate&comma; così consentire di mettere in fattura anche la quota parte destinata al pagamento dell’estorsione&comma; che sarebbe confluita nelle casse della cosca Abbruzzese di Cassano all’Ionio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Questo meccanismo avveniva grazie all’interessamento di un intermediario un capocantiere dell’azienda&comma; che in ogni caso non è coinvolta nell’indagine&comma; che indicava agli imprenditori estorti a quali ditte sovrafatturare per pagare la tangente&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tra gli arrestati figurano il reggente della cosca Abbruzzese Forastefano&comma; Leonardo Abbruzzese detto &OpenCurlyDoubleQuote;Nino”&comma; attualmente detenuto al 41 bis dopo essere stato arrestato il 6 novembre 2023 in Puglia dopo un periodo di latitanza perché coinvolto nell’operazione Athena&comma; il capocantiere&comma; il suo autista e tre imprenditori titolari di aziende ritenute compiacenti con la &OpenCurlyQuote;ndrangheta&comma; uno di loro è anche per istigazione alla corruzione&comma; infatti avrebbe promesso al capocantiere di una società a partecipazione statale appaltante dei lavori&comma; incaricato di pubblico servizio&comma; circa 20&period;000 per indurlo a falsificare i certificati di stato avanzamento lavori relativi allo smaltimento dell’acqua da parte dell’azienda incaricata&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Oltre agli arresti&comma; sono anche state sottoposte a sequestro preventivo tre società e i relativi complessi aziendali&comma; perché ritenute funzionali alla commissione delle attività illecite&period;<&sol;p>&NewLine;

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