Il segretario generale Vincenzo Pagnotta: “L’aggressione ai danni della nostra delegata è un attacco al diritto di lavorare in sicurezza”
il fatto è avvenuto pochi giorni fa mentre il treno Intercity 1963 viaggiava nelle vicinanze della stazione di Gioia Tauro, quando il capotreno, tra l’altro una donna, è stata aggredita. Un episodio di violenza che ha messo in pericolo non solo la sicurezza fisica della lavoratrice coinvolta, ma anche quella dei colleghi e delle persone che viaggiavano oggi su quel treno
A denunciarlo la FIT CISL Calabria, che, attraverso il suo segretario Vincenzo Pagnotta, esprime la sua più ferma condanna per l’aggressione subita dalla nostra delegata RSU e capotreno alla quale va la nostra solidarietà e vicinanza.
“.Questo atto – afferma il segretario Pagnotta – è l’ennesima dimostrazione di un fenomeno che ormai sta raggiungendo livelli insostenibili e inaccettabili. Chiediamo con forza che per garantire la sicurezza del personale ferroviario che giornalmente opera con serietà e senso del dovere, vengano rese operative le misure contenute nel Protocollo antiaggressioni, siglato nel marzo 2022 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), il Ministero dell’Interno, la Conferenza Stato-Regioni, Anci, associazioni datoriali del settore organizzazioni sindacali. Protocollo che è rimasto fermo per oltre due anni al MIT e le cui misure, se fossero già state rese operative, avrebbero potuto evitare episodi come quello accaduto”.
“Per questo sollecitiamo la ripresa immediata in modalità no-stop dei tavoli di confronto attivi presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Chiediamo alla nostra struttura nazionale di mettere in campo tutte le azioni del caso, sollecitando interventi rapidi e concreti, inclusi il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine e del personale di sicurezza nelle stazioni e sui treni, continuando a investire sulla formazione per gestire le situazioni di emergenza e chiediamo altresì che vengano messe in campo, possibilmente unitamente alle altre organizzazioni sindacali del trasporto ferroviario, iniziative “VISIBILI” di sensibilizzazione nei confronti delle aziende del settore, istituzioni, passeggeri, cittadini, associazione pendolari, ecc., affinché il fenomeno venga affrontato e risolto.
L’aggressione ai danni della nostra delegata è un attacco al diritto di lavorare in sicurezza. La FIT CISL Calabria non accetta che la violenza diventi parte della quotidianità dei lavoratori del trasporto. La sicurezza sul posto di lavoro deve essere una priorità assoluta e deve essere garantita prima di tutto dai datori di lavoro con azioni concrete e tempestive.