<p><strong><em>Un video sui social li ritraeva mentre picchiavano con una cinghia un loro congiunto disabile</em></strong></p>



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<p>Dopo un mese di braccialetto elettronico, tre persone sono state arrestate e poste ai domiciliari dai carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Centro con l’accusa di maltrattamenti in famiglia</p>



<p>I tre erano stati ripresi in un video, che poi finì sui social, mentre si avvicinavano ad un loro parente disabile per poi colpirlo ripetutamente con una cinghia.</p>



<p>Quelle immagini così crude, avevano fatto scalpore e alcuni utenti avevano avvertito le forze dell’ordine che li hanno denunciati in stato di libertà e li hanno sottoposti al divieto di avvicinamento alla parte offesa con apposizione, appunto, del braccialetto elettronico.</p>



<p>La vittima, parente di tutti e tre, nonostante percepisse la pensione di invalidità, era in uno stato di disagio estremo, denutrito e privato di quel denaro che avrebbe dovuto percepire, inoltre era costantemente sottoposto a percosse.</p>



<p>Il magistrato ha quindi disposto la sua collocazione in una struttura protetta dove, a distanza di mesi, è riuscito a ritrovare una forma fisica accettabile ma soprattutto la tranquillità, mentre ha ritenuto che la misura del solo braccialetto elettronico non fosse idonea a garantire le esigenze processuali e di tutela della vittima, per cui ha posto i tre parenti agli arresti domiciliari.</p>

Messe ai domiciliari tre persone, parenti tra loro, per maltrattamenti in famiglia

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