Il traffico avveniva via mare, ma soprattutto attraverso i cosiddetti “ovulatori” che ingoiano involucri di lattice per eludere i controlli della dogana in aeroporto
Le Fiamme Gialle della Guardia di Finanza Catanzaro, con la collaborazione del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e del Comando Provinciale Roma, hanno arrestato 10 persone, alcune italiane e altre colombiane, con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti tra il Sud America e l’Italia.
La droga veniva importata attraverso vari canali per poi venire venduta alle organizzazioni criminali di Calabria, Lazio e Veneto, che a loro volta la immettevano sul mercato ricavando notevoli profitti.
Le indagini coordinate dalla D.D.A. di Roma, con la collaborazione dell’Agenzia Antidroga Americana (D.E.A.), hanno permesso di accertare come alcuni trafficanti colombiani rifornissero i canali italiani, grazie a collegamenti diretti con un gruppo particolarmente attivo a Roma.
I trasporti venivano fatti sia per via aerea, attraverso i cosiddetti ovulatori, cioè persone che trasportano la droga contenuta in involucri di lattice all’interno del loro corpo, spesso la ingeriscono per poi espellerla, oppure su voli charter, o ancora via mare nascondendo la cocaina nei motori dei container frigo.
L’individuazione di uno di questi ovulatori presso lo scalo aeroportuale di Fiumicino, ha consentito poi di far luce su un altro aspetto di tutta l’operazione, e cioè di come la droga trasportata di solito in forma liquida venisse trasformata in solida per essere poi venduta. I trafficanti avevano allestito un laboratorio apposito e fatto arrivare in Italia un “chimico” colombiano che avrebbe curato questa trasformazione, ma non solo visto che si è scoperto che avevano pianificato successive e ingenti importazioni di stupefacente.
In contemporanea con l’operazione della Guardia di Finanza in Italia, in Colombia avveniva uno dei più importati sequestri di cocaina mai avvenuti come riportano i siti di news internazionali:
“Le forze di sicurezza colombiane hanno sequestrato 8,2 tonnellate di cocaina nel porto della città di Buenaventura sulla costa del Pacifico, che è uno dei più grandi sequestri di droga nella storia del paese, ha annunciato il presidente Gustavo Petro, riferito da DPA. Finora questo mese, la polizia nazionale ha sequestrato 24 tonnellate.
In totale sono state sequestrate 848,5 tonnellate di cocaina in Colombia lo scorso anno, un record e un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Dopo gli Stati Uniti, l’Europa è il più grande mercato per la cocaina proveniente dalla Colombia, dal Perù e dalla Bolivia, ricorda DPA.
Nel 2023, sono state sequestrate più di 300 tonnellate di cocaina nei porti europei. Solo ad Anversa, gli investigatori hanno sequestrato un record di 121 tonnellate di cocaina – circa il 10% in più rispetto all’anno precedente.”