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Operazione dei NOE, i rifiuti industriali arrivavano anche in Calabria (VIDEO)

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&NewLine;<p><strong><em>sono state sequestrate 3 società di trattamento rifiuti di Giugliano&comma; Onano&comma; San Martino Valle Caudina&comma; 3 capannoni industriali&comma; a Pulsano&comma; e Cassano allo Ionio&comma; infine 2 terreni agricoli a Villapiana e 25 automezzi<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine;<amp-youtube layout&equals;"responsive" width&equals;"500" height&equals;"281" data-videoid&equals;"CZYw4fLvJ3M" title&equals;"Operazione dei NOE&comma; i rifiuti industriali arrivavano anche in Calabria"><a placeholder href&equals;"https&colon;&sol;&sol;youtu&period;be&sol;CZYw4fLvJ3M"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;i&period;ytimg&period;com&sol;vi&sol;CZYw4fLvJ3M&sol;hqdefault&period;jpg" layout&equals;"fill" object-fit&equals;"cover" alt&equals;"Operazione dei NOE&comma; i rifiuti industriali arrivavano anche in Calabria"><&sol;a><&sol;amp-youtube>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I Carabinieri del Noe hanno eseguito una misura di custodia cautelare nei confronti di 9 persone accusate di associazione a delinquere&comma; attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti&comma; impedimento al controllo e gestione illecita di rifiuti&comma; nelle province di Bari&comma; Taranto&comma; Trani&sol;Barletta&comma; Brindisi&comma; Caserta&comma; Napoli&comma; Avellino&comma; <strong>Cosenza<&sol;strong>&comma; Matera&comma; Campobasso&comma; Viterbo e Potenza&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L&&num;8217&semi;indagine partita nel 2023&comma; ha consentito di accertare come gli indagati&comma; anche in forma associata&comma; effettuassero molte operazioni di movimentazione di ingenti quantità di rifiuti industriali&comma; provenienti dalla Puglia e dalla Campania e dirette per lo smaltimento nella stessa Puglia&comma; in Calabria&comma; in Campania e in Basilicata&comma; che venivano smaltiti illegalmente o sversandoli direttamente sul suolo o abbandonandoli all&&num;8217&semi;interno di capannoni in disuso&comma; movimentazioni che avvenivano grazie ad autorizzazioni ambientali false emesse da un’azienda di Onano in provincia di Viterbo nel Lazio&comma; che attestavano la disponibilità di un impianto autorizzato al trattamento degli stessi rifiuti nonché a formulari recanti indicazioni non vere sul luogo del loro conferimento per il successivo recupero&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I Carabinieri hanno appurato che i rifiuti speciali&comma; organizzati in balle composte prevalentemente da scarti provenienti dal trattamento dei rifiuti speciali o industriali&comma; frazione di indifferenziata di RSU&comma; nonchè scarti tessili&comma; dopo essere stati raccolti e trasportati&comma; invece di essere conferiti in siti di smaltimento e recupero autorizzati&comma; dopo essere stati prelevati dai luoghi di produzione&comma; venivano trasportati e smaltiti abusivamente a <strong>Villapiana<&sol;strong> e <strong>Cassano allo Ionio<&sol;strong> nel cosentino&comma; a Ferrandina in provincia di Matera e a Pulsano in provincia di Taranto&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le indagini effettuate hanno permesso di analizzare i meccanismi illeciti di tali traffici&comma; realizzatisi secondo procedure collaudate&comma; fondate sulla classificazione fittizia dei rifiuti da parte degli impianti di produzione&comma; con la redazione di una falsa documentazione indicante siti di destinazione inesistenti&comma; che consentisse di giustificare il trasporto dei rifiuti ed il successivo abbandono in siti abusivi&comma; di volta in volta individuati&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le aree interessate&comma; alcune di particolare pregio naturalistico&comma; affacciate su strade comunali e provinciali a ridosso delle aree rurali più isolate&comma; sono divenute autentiche discariche abusive a cielo aperto&comma; dove i rifiuti una volta scaricati&comma; a volte venivano anche dati alle fiamme&comma; rendendo l&&num;8217&semi;aria irrespirabile&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L&&num;8217&semi;attività criminale ha consentito agli indagati di guadagnare circa un milione di euro&comma; somma di cui è stato disposto il sequestro per equivalente&period; Inoltre sono anche state sequestrate 3 società di trattamento&sol;recupero rifiuti di Giugliano in provincia di Napoli&comma; Onano nel viterbese&comma; San Martino Valle Caudina in provincia di Avellino&comma; 3 capannoni industriali&comma; a Pulsano nel tarantino&comma; e <strong>Cassano allo Ionio<&sol;strong>&comma; infine 2 terreni agricoli a <strong>Villapiana<&sol;strong> &lpar;CS&rpar;&comma; e 25 automezzi&period;<&sol;p>&NewLine;

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