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Nasce il Movimento Civico “5 Febbraio” per ricostruire la sanità pubblica vibonese. La lunga marcia di Area Progressista

A sancirlo è un documento firmato dai rappresentanti di Europa Verde – Verdi; “Centro Studi Progetto Vibo”; Movimento 5 Stelle; Liberamente Progressisti; Sinistra Italiana; Partito Democratico

La riunione delle forze politiche di “Area Progressista” ieri pomeriggio, 5 febbraio, a Palazzo Gagliardi, ha visto, oltre agli esponenti dei partiti e movimenti che sostengono l’amministrazione capitanata dal Sindaco Enzo Romeo, tantissime rappresentanze sindacali, associative e datoriali intervenute all’evento, al punto da rendere necessario contingentare i tempi degli interventi per dare parola a tutti.

Gli organizzatori ne hanno tratto una sintesi evidenziando gli aspetti principali emersi.

Una forte propensione a ripartire da “zero” e ricostruire la sanità a Vibo Valentia e in tutto in vibonese, presentando proposte giudicate molto chiare e soprattutto: “imponendo un punto di vista inoppugnabile: i cittadini di Vibo Valentia e di tutta la provincia non accetteranno più che questo disastro, in termini di gestione e di depauperamento, organizzativo e del personale, delle risorse e dell’efficienza complessiva del sistema sanitario, venga ulteriormente perpetrato dalla gestione fallimentare del centro-destra rimanendo per giunta sotto silenzio, mettendo la sordina ai danni ormai plateali che la Conferenza dei Sindaci avrebbe dovuto svelare se la linea, di concertazione intelligente e veritiera della situazione, proposta dal Sindaco di Vibo, fosse stata seguita. Al contrario, l’arroganza dei sindaci targati centro-destra ha tentato di coprire, con un velo impresentabile e lacero, una situazione insostenibile. Una visione comune, dunque”.

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Da qui, la decisione della redazione di un documento che risponda alle aspettative richieste:

A giudizio di: per Europa Verde – Verdi: Raffella Cosentino e Gianpiero Menniti; per “Centro Studi Progetto Vibo”: Antonella Pupo; per Movimento 5 Stelle: Luisa Santoro e Michele Furci; per Liberamente Progressisti: Michele Mirabello, Antonio Camillò; per Sinistra Italiana: Fortunato Petrolo; per il Partito Democratico: Enzo Insardà e Gernando Marasco: ” Questi i primi indispensabili interventi”.

In sostanza, ritenendo di interpretare il giudizio dei numerosi partecipanti: “ci si trova a un punto di “non ritorno” per la sanità vibonese e non è più tempo di perdersi in tecnicismi da imbonitori per un sistema ormai in decadimento. Ed è proprio da qui che occorre partire per intraprendere un percorso che sarà lungo e difficile ma finalmente virtuoso e determinato negli scopi finali: una sanità a misura di una cittadinanza che chiede rispetto e imprescindibile attenzione, un’utenza vasta sempre più anziana e dunque più fragile che necessita di maggiori premure e di un sensibile miglioramento organizzativo e qualitativo nell’azione di cura”.

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