I entrambi i casi si prospettava un pericolo per la salute pubblica
I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Scalea hanno posto sotto sequestro il Centro di Raccolta Comunale di rifiuti differenziati del comune di Scalea sito in località “Piano dell’acqua”. Il sequestro è avvenuto a seguito di controlli dei militari dopo diverse lamentele di cittadini per il disservizio relativo alla raccolta dei rifiuti.
In seguito ad alcuni controlli effettuati anche alla presenza del servizio sanitario, si è accertato che all’interno del centro raccolta vi erano rifiuti speciali pericolosi e non miscelati tra di essi.
In particolare all’interno dell’isola ecologica sono stati trovati 12 cassoni colmi di rifiuti di diverso tipo e provenienza, tutti completamente aperti, privi di copertura e lasciati agli agenti atmosferici ed agli animali che possono entrare nel centro di raccolta. Inoltre in uno dei cassoni fuoriusciva una sostanza maleodorante che si era incanalata in un fosso sottostante che ha generato nei pressi del cancello d’ingresso una pozza ricoperta da ulteriori cumuli di rifiuti.
I Carabinieri, quindi hanno proceduto al sequestro dell’isola ecologica, interamente recintata, e di un tratto di strada ad essa adiacente dove sono stati rinvenuti rifiuti sparsi e al deferimento all’autorità giudiziaria del gestore del sito per violazione della normativa ambientale.
I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Longobardi, poi, hanno effettuato un controllo in una area del Comune di Lago utilizzata da una ditta specializzata nella raccolta e trasporto di rifiuti. Durante l’ispezione del piazzale sono stati rinvenuti rifiuti di vario genere sia pericolosi che non depositati sul suolo e a contatto con gli agenti atmosferici, provenienti da demolizioni edili, “calcinacci”, rifiuti solidi urbani, pneumatici, recipienti contenenti olii esausti, lamiere e tubi in plastica, pannelli in truciolato, diverse parti di motori di autovetture e parti in plastica di paraurti e parti in ferro di carrozzerie. Inoltre sempre nel piazzale sono stati trovati alcuni automezzi in stato di abbandono. Dal controllo effettuato si è accertato che la ditta era sprovvista di qualsiasi titolo autorizzativo per la gestione dei rifiuti, i Carabinieri, quindi, hanno proceduto al deferimento del legale rappresentante della società e al sequestro dell’area di deposito contestando al titolare della ditta il reato di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e non pericolosi.