È stato questo il nome di battaglia di Salvatore Bordino, combattente in Liguria con la Brigata Matteotti 6° Zona “Valbisagno”, che oggi vive a Genova
“Oggi è il compleanno di un nostro concittadino. Oggi compie 100 anni il Partigiano Salvatore Bordino nella sua Genova, città adottiva. Non può dimenticarlo però il paese che il 13 febbraio 1925, nel pieno del regime fascista, lo vide nascere”.

Così il Comune di Parghelia celebra il secolo di vita di un suo figlio illustre, sebbene oggi sia rimasto a vivere nella città che lo ha visto protagonista nella veste di partigiano.
Giovanissimo. Salvatore Bordino emigrò, infatti, nella città di Genova. Crescendo maturò il convincimento e una formazione democratica e antifascista. Intanto, dopo le tragiche vicende e la conseguente crisi del fascismo, i nazisti procedono all’occupazione militare del Centro e del Nord dell’Italia abbandonandosi, con la complicità dei fascisti, alle stragi più barbare e sanguinarie di quegli anni. Cominciano le sistematiche deportazioni verso i campi di lavoro che poi si trasformano in campi di sterminio. Nelle fabbriche e nelle campagne nascono i primi nuclei di Resistenza italiana detta anche Resistenza partigiana. A Genova, che poi fu città Medaglia d’Oro, prese corpo la lotta armata e la Resistenza partigiana contro l’occupazione nazista e i complici fascisti. Salvatore Bordino abbracciò la lotta armata e, sulle colline di Genova e della Liguria, si unì ai partigiani.

Con il nome di battaglia “Calabria” in onore alla terra a cui era rimasto legato fece parte della Brigata Matteotti 6^ Zona “Valbisagno” dal 1943 al 1945. Con il suo valoroso e generoso impegno contribuì fattivamente alla liberazione della Città di Genova oggi Città Medaglia d’Oro tanto che in un suo brevissimo scritto sottolinea “per la giustizia e la libertà un mattone l’ho portato anche io…”.
Oggi, nel compimento del suo centesimo compleanno, al partigiano Salvatore Bordino, esempio di generosità e altruismo per le nuove generazioni, un forte abbraccio e gli auguri più sinceri dall’Amministrazione comunale e dalla Comunità di Parghelia.