Padre e figlio vi avevano allestito un’attività di autodemolizione, tra le altre cose alimentata con un allaccio abusivo alla rete elettrica
I Carabinieri del Comando Tutela Forestale e Parchi, durante un controllo effettuato per verificare eventuali gestioni illeciti dei rifiuti meccanici, hanno scoperto un’attività abusiva di autodemolizione, dove venivano stoccati in modo illegale vari tipi di rifiuti, tra cui veicoli fuori uso, motori contenenti oli esausti, pneumatici e materiale plastico e legnoso.
L’indagine portata avanti dai Nuclei Carabinieri Forestale di Lamezia Terme e San Vito sullo Ionio, sotto la direzione del NIPAAF di Catanzaro, ha permesso di accertare che i rifiuti erano depositati all’aperto, esposti alle intemperie, senza alcuna protezione ambientale e senza alcuna autorizzazione per la loro gestione, inoltre, ulteriori accertamenti hanno rivelato che l’attività illegale era alimentata da un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica, che permetteva di fornire energia anche ad un’abitazione privata vicina, causando un danno economico di circa 16.000 euro.
I due responsabili della gestione di questa discarica abusiva, padre e figlio, che è anche titolare di una società di soccorso stradale, sono stati denunciati a piede libero e dovranno rispondere di reati di furto aggravato di energia elettrica, gestione illecita di rifiuti e occupazione abusiva di suolo pubblico dell’area di proprietà comunale, tra le altre cose vincolata per motivi paesaggistici e idrogeologici.
I Carabinieri, inoltre, hanno anche sequestrato un capannone industriale e l’intera area di 6000 metri quadrati sulla quale insisteva l’attività.