Conferenza stampa del Movimento politico Indipendenza che ricostruisce questa che rimane una “vicenda surreale” al Comune di Vibo Valentia
Sin dall’inizio è apparsa come una vicenda surreale, poi con il passare del tempo è diventato un caso dai contorti sempre meno chiari.
Vivipress l’ha paragonata ad un’esibizione da Commedia dell’Arte di antica tradizione, una vicenda tra il serio ed il faceto, tra il paradosso e l’estrosità; una “Opera Buffa” parafrasando Dario Fo.
Stiamo parlando del ben noto bando per la ricerca di un superconsulente al Comune di Vibo Valentia dalle caratteristiche richieste talmente complesse ed articolate che solo così poteva giustificarsi il correspettivo previsto per il fortunato vincitore del cosiddetto “concorsone”, ovvero 26.000 euro per 65 giorni lavorativi.
Ed allora, ecco nascere un caso mediatico, con la prima la levata di scudi da parte dei consiglieri comunali dell’opposizione, con i dubbi anche di parte della maggioranza che sostiene il sindaco Romeo; poi il tentativo di ridimensionare e stendere un velo di silenzio; infine, il flop dello stesso “concorsone”, con nessuno degli iniziali 33 candidati che avevano fatto domanda in grado di superare questa titanica prova.
Però, al di là dell’ironia e degli aspetti surreali che tutta la vicenda ha suscitato, quando si tratta di pubblica amministrazione è bene che chi di dovere prende sul serio la questione sottolineando il dovere essere trasparenti e l’impegno di far capire al semplice cittadino, di rendere conto di un’iniziativa, tra l’altro, nata con il crisma dell’urgenza e poi abbandonata, come se non più necessaria.

Dinanzi al silenzio di tutti, si è subito distinto il movimento politico Indipendenza, che ha cercato di capire attraverso l’azione che dovrebbe essere la più ovvia: una richiesta di accesso agli atti.
Accesso che è stato negato, gettando così un’ulteriore sensazione di qualcosa di poco trasparente, avvolto nella volontà di non voler chiarire?
Perché? cosa nascondere? Perché non rendere trasparente quello che comunque non è altro che un atto pubblico?
Attorniato dai componenti del movimento politico, il coordinatore provinciale Pino Scianò ha provato a ricostruire la vicenda ed i dubbi conseguenti nel corso di una conferenza stampa che ha segnato la presenza tra gli altri dei vertici dell’Udc, con il coordinatore provinciali Stefano Luciano e la consigliera comunale Claudia Gioia