Si tratta del “Progetto di Relazione sul rafforzamento delle zone rurali nell’UE” che mira a promuovere lo sviluppo di queste zone attraverso una politica di coesione
L’Unione Europea deve investire in politiche mirate che favoriscano lo sviluppo delle infrastrutture e la digitalizzazione, affinché le comunità rurali possano prosperare, ne è convinto l’europarlamentare, Denis Nesci, che a Galatro ha presentato ad amministratori locali, cittadini e istituzioni regionali il “Progetto di Relazione sul rafforzamento delle zone rurali nell’UE” che mira a promuovere lo sviluppo di queste zone attraverso una politica di coesione. Dopo l’approvazione del Parlamento Europeo, la Commissione Europea avrà tre mesi per rispondere con una possibile proposta legislativa che influenzerà le politiche e le linee guida per questi territori. L’iniziativa potrebbe portare a misure concrete per favorire la coesione territoriale, migliorando la qualità della vita e l’inclusione sociale ed economica nelle aree rurali.
Al dibattito hanno partecipato il Vicepresidente della Commissione Europea, Raffaele Fitto, da Bruxelles, Francesco Ventola, Vice Presidente della Commissione Regi, gli assessori regionali Filippo Pietropaolo, Giovanni Calabrese, Gianluca Gallo, quest’ultimo da remoto, e Giacomo Giovinazzo, Commissario Straordinario per il Consorzio di Bonifica della Calabria.
“L’Europa è determinante in tanti ambiti – ha affermato l’europarlamentare Denis Nesci – in quello agricolo in maniera particolare abbiamo constatato quale sia l’importanza soprattutto quali siano le cose da correggere rispetto a delle politiche green che hanno portato al comparto agricolo ad avere grande difficoltà, a questo proposito ci ricordiamo tutti la manifestazione degli agricoltori di qualche mese fa; quindi lavorare in Europa per l’agricoltura è determinante”
Nesci ha scelto un luogo particolare per spiegare quello che sta facendo, un territorio dove l’agricoltura è uno degli ambiti produttivi di maggior rilievo.
“Parlare in un territorio che non ha solo ed esclusivamente l’agricoltura come vocazione – ha aggiunto – è importante e ho voluto fare proprio in questo territorio la presentazione di questo file per parlare di tutte quelle che sono le opportunità: parliamo di agricoltura, parliamo di alimentazione, parliamo di turismo, parliamo di cultura, parliamo di infrastrutture, parliamo di tutti quei settori strategici che servono alle zone rurali per poter evitare lo spopolamento e soprattutto per attrarre i giovani e dare l’opportunità alle donne di lavorare o comunque di avere la libertà di scegliere se rimanere qui o dove andare. Siamo ancora in una fase di ascolto dei territori, abbiamo iniziato il 19 febbraio con la presentazione del file in Commissione REGI e andremo avanti fino al 4 marzo. Io cercherò di girare in lungo e largo e di incontrare più persone possibili per avere tutto quello che mi servirà poi per procedere con gli emendamenti a migliorare il file che su cui sto lavorando”.