La figura di Doris Lo Moro sembra essere il collante giusto per unire la sinistra e oltre. Nel centrodestra, messo in dubbio il sindaco Mascaro, è partito il casting in Forza Italia
Quanti saranno i candidati che scenderanno in campo per guadagnarsi il titolo di sindaco di Lamezia Terme?
E, soprattutto, chi? Quali le coalizioni a sostegno?
La città di Lamezia Terme, in vista dell’appuntamento elettorale di tarda primavera, vive al momento con una certa svogliatezza l’attesa della vigilia. Ma qualcosa si muove…
Sembra più compatto e dalle idee più chiare il centrosinistra, considerato che, dopo tanto vociare, una parola autorevole l’ha espressa Domenico Giampà, segretario provinciale del PD di Catanzaro.
“La figura di Doris Lo Moro è il profilo giusto a cui il Partito Democratico riconosce capacità e autorevolezza per guidare non solo una coalizione unitaria, ma soprattutto per guidare la città verso un nuovo futuro, dopo la gestione fallimentare di questi anni targata centrodestra”. Questo quanto dichiarato da Giampà, che ha poi chiarito quali siano le mosse da compiere: “Un momento di sintesi rilevante, se si considerano le discussioni dei mesi scorsi, in cui si è riconosciuta e apprezzata l’iniziativa politica e il lavoro svolto in tutti questi anni dal movimento Bene comune e dal consigliere comunale Piccioni ed è emersa una condivisione di idee per il bene della città”.

La linea tracciata risponde a quella strategia che ha già portato nel centrosinistra lametino all’ipotesi di una coalizione progressista mai così numerosa, dopo il sostegno a Doris Lo Moro anche di Azione, che si è aggiunto a quello di Sinistra Italiana, Nuova Era, Italia Viva, Movimento 5 stelle, Liberamente progressisti e + Europa, con interlocuzioni anche con Rifondazione Comunista.
Più articolata la situazione nel centrodestra.

Qui, il “casting” degli aspiranti sindaci della coalizione segnala in crescendo il nome dell’imprenditore Emanuele Ionà, vicesegretario regionale di Forza Italia. Un nome messo sul tavolo affinché Lega e Fratelli d’Italia accettino, visto che i due partiti non fanno mistero di voler puntare sulla discontinuità con l’amministrazione uscente guidata dal sindaco Paolo Mascaro, il quale, a sua volta non pensa proprio al passo indietro pronto, se non dovesse essere il candidato sindaco della coalizione, Noi Moderati compreso, a tornare nel civismo candidandosi da indipendente e lasciando Forza Italia dopo poco più di un anno.

Intanto, scenderà in campo da “indipendente” Giampaolo Bevilacqua, 57 anni. In rottura con Forza Italia, partito al quale era iscritto, sarà certamente uno dei candidati a sindaco alle prossime elezioni comunali. Anche perché, rispetto agli altri, ha giocato d’anticipo: ha già pronte le liste, i nomi, i simboli e anche la sede,

E i centristi?
La Dc proporrà la candidatura a sindaco di Pasquale Materazzo, ma bisognerà capire cosa ne pensano Ruggero Pegna dell’Udc e Giancarlo Nicotera del Nuovo Cdu, considerato che il centro ha dovuto incassare la decisione di Azione di sganciarsi per sostenere Doris Lo Moro.