La decisione presa ieri sera dal Consiglio dei Ministri, se da un lato ha suscitato scalpore e la dura reazione del PD, dall’altro soddisfa la strategia del Governatore ed apre a nuove prospettive
La dichiarazione dello stato di emergenza per il sistema ospedaliero in Calabria, decisa ieri sera dal consiglio dei Ministri, apre a nuove prospettive che potrebbero portare nella direzione auspicata a proposito della questione dei nuovi ospedali che rimane un punto nevralgico., se si pensa, soprattutto, alla situazione che riguarda i presidi da realizzare a Catanzaro, Corigliano Rossano, Gioia Tauro e Vibo Valentia. Strutture attese da decenni, in una problematica strettamente legata all’efficienza della sanità. D’altronde, strutture adeguate possono aiutare il personale a fornire risposte in linea con le attese dei cittadini.
Comunque sia, la notizia ha fatto scalpore. In particolare, dura la reazione del Pd calabrese: «Per tre anni abbiamo denunciato inascoltati i ritardi, le omissioni, gli errori, le carenze e le bugie riguardo alla gestione del sistema ospedaliero della Regione Calabria. Ora – affermano in una nota gli esponenti regionali del PD – la verità è venuta a galla e il Consiglio dei ministri ha addirittura assunto un provvedimento straordinario. Pertanto, per salvare la faccia, Occhiuto dovrebbe immediatamente lasciare l’incarico di commissario alla Sanità».
Dal canto suo, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in una dichiarazione all’agenzia Ansa ha spiegato come l’iniziativa del Governo Meloni sia solo il risultato di una sua richiesta ufficiale. La richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza per il sistema ospedaliero regionale, in base a quanto riferito da Occhiuto, si era resa necessaria a causa dell’attuale quadro normativo che non consente di perseguire efficacemente le priorità di interesse pubblico nel settore delle strutture sanitarie regionali, rendendo necessarie misure eccezionali per superare le criticità esistenti.
Il governatore, nel corso della stessa dichiarazione, ha evidenziato il dato che gli ospedali pubblici calabresi sono ormai obsoleti, con l’ultima inaugurazione che risale a 18 anni fa quando fu aperto l’ospedale Mater Domini di Catanzaro. Ecco perché Occhiuto ha fatto questa richiesta: nell’interesse pubblico, per poter definire con urgenza un quadro normativo adeguato che consenta lo snellimento dei processi decisionali per l’edilizia sanitaria, istituendo procedure più celeri per soddisfare le esigenze in ambito sanitario, considerato che la situazione attuale comporta una doppia negatività in termini di costi e prestazioni.