Sarà una lunga notte di lavoro per forze dell’ordine e volontari della Protezione Civile per concludere tutte le operazione di accoglienza e successiva sistemazione
A rendere più suggestiva la serata al porto di Vibo Marina, da poche ore si è alzato un vento caldo che rende le fasi dell’accoglienza più articolate con la banchina illuminata dalle luci artificiali.
Tutto come da programma, senza particolari problemi, alle ore 21.00 la Sea Eye 4 si è posizionata sul lato del porto che guarda la sede della Capitaneria, accolta dai volontari del servizio civile, della Croce Rossa e delle forze dell’ordine che hanno seguito le operazioni di sbarco in modo che tutto filasse secondo programma.

Anche perché – come già riferito – l’approdo a Vibo Marina è il risultato di una decisione non condivisa dalla Ong tedesca Mediterranea Saving Humans, che avrebbe preferito che si facesse scalo a Lampedusa, invece di compiere un percorso verso la Calabria lungo più di 460 km con ulteriori ore di navigazione in mare aperto.
In un primo momento si era ipotizzato l’attivo a Pozzallo, poi si era parlato di Crotone, solo alla fine la decisione, non condivisa, di allungare fino a Vibo Marina.
Ovviamente, passeranno alcune ore prima di ultimare tutte le operazioni di sbarco, con un primo controllo medico sulle condizioni dei migranti, il riconoscimento ed il soccorso. Solo successivamente di procederà alla sistemazione.
Sara una notte di lavoro al porto di Vibo Marina.
L’assistenza sanitaria è stata garantita dal servizio Suem 118 dell’asp di vibo Valentia guidata dal dott. Francesco Andreacchi. Cinque persone sono state portate all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia. Di queste due per ustioni da fiamma da benzina sul barcone, un cardiopatico con dolore al petto ed uno con lesioni cutanea da probabile scabbia.