Mary Maccarrone e Gilda Guerrera analizzano criticamente atteggiamenti e situazioni che caratterizzano l’attività dell’amministrazione in carica
“Dopo un anno e mezzo di totale immobilismo da parte di assessori e Sindaco che ha portato Filandari a sprofondare ancor di più nel baratro, dopo una gestione a dir poco approssimativa e fallimentare, questi, ci sembravano elementi già sufficienti per decretare la fine della giunta. È chiaro però che, in questi mesi, la preoccupazione principale del sindaco è stata quella di rimodulare le deleghe, onde contentare la quasi totalità della sua squadra pur di restare aggrappato al ruolo di sindaco”.
A parlare sono Mary Maccarrone e Gilda Guerrera, consigliere comunale del gruppo di opposizione “Liberi per Filandari”, le quali aggiungono: “Abbiamo assistito a mesi di polemiche, clamorose dimissioni rassegnate e immediatamente ritirate alla velocità della luce, di comunicati sgrammaticati e improbabili, di incontri segreti fino ad arrivare all’attuale rimpasto, frutto di giochi politici totalmente estranei agli interessi della Comunità. Ancora una volta, infatti, all’orizzonte non sembra profilarsi nessuno straccio di programma, ma semplicemente un cambio di attori per soddisfare gli interessi personalistici e di bottega dei consiglieri sempre più avidi di potere. Tra l’altro l’aspetto involontariamente più comico è quello di aver promosso Restuccia a vicensindaco, il cui merito è stato, molto probabilmente, la rapidità fulminea utilizzata per creare un gruppo autonomo, finalizzato a prendere le distanze dal Sindaco, per poi dimettersi e rientrare nuovamente nel gruppo di quest’ultima. Senza sottacere che, il nuovo Vicesindaco, al consiglio, avrebbe voluto votare l’integrazione di un articolo di un regolamento sulla distribuzione dell’acqua potabile nullo (per il quale abbiamo correttamente chiesto un emendamento), che nel 2011, però, aveva già deliberato. Insomma un consigliere di poca memoria, ma sicuramente discepolo fedele”.
Maccarone e Guerrera non si fermano qui e pongono l’attenzione verso un altro componente il Consiglio comunale: “Medesima condotta e ragioni valgano per l’altro consigliere Pesce, rientrato anch’egli alla velocità di un ghepardo e premiato, oggi, con l’assessorato. Eccovi, quindi, l’amministrazione dei coraggiosi!”.
“In questo quadro desolante, ci chiediamo – prosegue l’analisi delle due esponenti di opposizione – come la cittadina possa rimanere inerme al quanto mai imbarazzante rimpasto. Quello che succede nel loro gruppo non ha a che fare con il Paese”.
“Anche questa volta – ricordano – abbiamo espresso un voto decisamente contrario al DUPS e al bilancio di previsione che si è tradotto in un mero documento compilativo. Contrario alla mancanza di trasparenza e partecipazione; contrario per la totale scarsità di risposte in consiglio rispetto a domande ricorrenti e per l’assenza del revisore. Addirittura l’Ente non ha previsto nel DUPS una sezione dedicata al PNRR. Entrambi i documenti non erano corretti dal punto di vista formale e contabile (lacune importanti giustificate in “dimenticanze”) e scollegati con la realtà del Paese. In pratica un “libro dei sogni”, poiché da anni vi sono opere di cui si continua a promettere l’imminente realizzazione, ma di concreto nulla, poiché privi della necessaria copertura finanziaria. Finanziamenti inesistenti e ricorso sempre a mutui!.
E non è tutto: “Per il PSC si promette un netto rifiuto a politiche che prevedono la sottrazione del territorio agricolo a favore della cementificazione. Perché allora illudono i cittadini su una futura edificazione? E poi avranno mai letto il contenuto della legge urbanistica regionale? Senza dimenticare che eclissano spavaldamente sull’importante disavanzo di oltre un milione di euro, ma promuovo i dipendenti devoti. In pratica hanno fatto le loro politiche indebitando il Comune fino al collo”.
Per concludere: “È un bilancio che rappresenta perfettamente le difficoltà dell’amministrazione e della sua guida politica, evanescente, incapace ed assolutamente priva di un progetto di sviluppo complessivo per il Paese, senza una visione del futuro. Chiediamo ai cittadini di aprire gli occhi. Noi continueremo, con equilibrio e intransigenza, a dire ai cittadini la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità”.