È quanto emerso nel corso dell’ultima riunione del Consiglio dei Ministri di oggi
Via libera del Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, al decreto elezioni che consentirà di votare in due giorni (domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15) già dalla prossima tornata di elezioni amministrative.
La data per il primo turno delle Comunali è stata individuata nel 25-26 maggio mentre l’election day con i referendum sarà nelle date dei ballottaggi, l’8 e 9 giugno. Secondo quanto si apprende da fonti di governo le date andranno adesso formalizzate attraverso un decreto ministeriale.
In tutto, andranno al voto 124 comuni, distribuiti tra regioni a statuto ordinario e le regioni a statuto speciale Sardegna e Sicilia.
In Calabria, saranno 19 i comuni chiamati al voto. Quattro sono sopra i 15mila abitanti con l’eventuale turno di ballottaggio: Lamezia Terme, Rende, Isola Capo Rizzuto e Cassano all’Ionio.
Quindici invece sotto i 15mila abitanti. si torna alle urne a Cropani (CZ), Jacurso (CZ), Maida (CZ), Petronà (CZ), Cetraro (CS), Paola (CS), Scalea (CS), Casabona (KR), Melissa (KR), Marina di Gioiosa Jonica (RC), Melito Porto Salvo (RC), San Lorenzo (RC), San Luca (RC), Scilla (RC) e Spadola (VV).
Una novità riguarda gli studenti e i lavoratori fuori sede: su richiesta dei promotori e delle opposizioni, il governo ha inserito nel decreto una norma che permetterà loro di votare per i referendum anche se lontani dalla propria città di residenza. La stessa possibilità era stata prevista per le elezioni europee del giugno 2024. Tuttavia, l’apertura non è prevista per le elezioni comunali.
I referendum su cui gli italiani sono chiamati a esprimersi saranno cinque: quattro proposti dalla Cgil su temi legati al lavoro – tra cui il Jobs Act, le indennità di licenziamento nelle piccole imprese, i contratti a termine e la responsabilità del committente in caso di infortuni – e uno sulla cittadinanza, che mira a ridurre da dieci a cinque anni il periodo di residenza necessario per ottenerla.