Mentre il centrosinistra si mostra compatto e convinto nel sostenere unitariamente Doris Lo Moro, nel centrodestra la leader regionale di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro, offre una chance alla Lega
Le elezioni prossime a Lamezia Terme cominciano a disegnare un quadro emblematico. Infatti, mentre il centrosinistra sembra aver imboccato la strada della compattezza intorno al nome di Doris Lo Moro, il centrodestra mostra crepe e fibrillazioni con l’alternanza di nomi e di posizionamenti, con il rischio, almeno nella fase iniziale, di produrre solo una situazione confusa e caotica.
Bruciato definitivamente l’uscente Mascaro, chiamatosi fuori l’azzurro Ionà, mentre si attendeva l’ufficialità della candidatura a sindaco di Mario Murone, in un tavolo romano Fratelli d’Italia ha invece aperto alla Lega rimettendo dunque tutto in discussione, come riferito da Wanda Ferro, sottosegretario al ministero degli Interni e leader regionale dei meloniani. Di conseguenza, spunta come d’incanto la potenziale candidatura a sindaco in quota Lega di Antonietta D’Amico, capogruppo consiliare e segretario cittadino del partito di Matteo Salvini, se non addirittura quella del parlamentare leghista Domenico Furgiuele.

L’inattesa virata di Fratelli d’Italia sulla Lega mette in discussione Murone, che era ormai ad un passo dalla nomination.
Mario Murone, 61 anni nome nuovo della politica, nato a Sambiase è docente universitario e avvocato penalista conosciuto ben oltre il territorio regionale avendo svolto un lungo periodo di attività presso lo studio di Carlo Taormina occupandosi dei maggiori processi di rilievo nazionale negli anni di Tangentopoli. La sua candidatura nasceva dalla spinta di alcuni esponenti locali legati proprio a Fratelli d’Italia.
Adesso, invece, spunta la mossa a sorpresa di Wanda Ferro e le carte in gioco nel centrodestra tornano a mescolarsi.
