[adrotate group="4"]

La Guardia di Finanza ha arrestato 6 persone e sequestrato beni per 7,7 milioni di euro (VIDEO)

04122023 064001 IMM03

Questa operazione, ha fatto emergere i sempre maggiori legami tra il clan Pillera-Puntina, i Cappello e la ‘ndrangheta calabrese nel traffico di stupefacenti tra Sicilia e Calabria

I finanzieri del Comando provinciale di Catania hanno eseguito, con il supporto di unità della Compagnia Pronto impiego Catania, del nucleo Pef di Reggio Calabria e del gruppo Locri, l’arresto di 6 persone ritenute responsabili, in concorso tra loro di un’intensa attività di narcotraffico con importazioni dall’estero di ingenti quantitativi di droga. 

Tra le sei persone arrestate anche un calabrese originario di Siderno, Giuseppe Curciarello, che avrebbe fatto da collante tra la mafia siciliana e l’ndrangheta calabrese, in particolare con la potente ‘ndrina Molè di Gioia Tauro, e sarebbe stato lui ad organizzare le importazioni di cocaina provenienti dal Sud America, garantendo il loro transito all’interno di doppifondi in container contenenti frutta esotica.

Questi una volta giunti a Catania venivano trasportati verso la sede/deposito di una società di gestione dei servizi portuali, sita nella zona industriale, dove sarebbero state effettuate le operazioni di manipolazione necessarie a estrarre il narcotico, da consegnare ai relativi destinatari previo pagamento di una percentuale del 30/40% della quantità importata per il servizio reso.

I legami dei trafficanti siciliani con la ‘ndrina Molè di Gioia Tauro hanno giocato un ruolo fondamentale nella logistica e nella sicurezza delle operazioni, fornendo supporto per il recupero e l’esfiltrazione dei carichi di droga una volta giunti in Italia.

Curciarello, in particolare si adoperò per limitare i danni all’organizzazione in due diverse operazioni, la prima nel maggio 2022, quando le autorità sequestrarono 110,5 chili di cocaina nascosti in un’intercapedine di un container, la seconda quando tentò di recuperare 60 kg di cocaina, sequestrati a febbraio 2023 dalla Guardia di Finanza di Salerno, destinati originariamente a Catania, ma che finirono per errore nel porto campano, qui tramite un membro della ‘ndrina Molè, si cercò di intervenire per facilitarne il recupero, ma l’intervento delle Fiamme Gialle fece fallire l’impresa.

Questa operazione, ha fatto emergere i sempre maggiori legami tra il clan Pillera-Puntina, i Cappello e la ‘ndrangheta calabrese nel traffico di stupefacenti tra Sicilia e Calabria, con il porto di Catania come snodo strategico per l’importazione della droga.

Durante questa operazione, è stata data esecuzione a un decreto d’urgenza emesso dal Pubblico Ministero che ha disposto il sequestro preventivo di denaro e beni nella disponibilità degli indagati per un valore complessivo di circa 7,7 milioni di euro.

Exit mobile version