È stato condannato per i reati di peculato e fallimentari a seguito di patteggiamento
Era stato nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico quale commissario liquidatore di una società vibonese operante nel settore “Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle altre scienze naturali e dell’ingegneria”, posta in liquidazione coatta amministrativa, ma invece di garantire i creditori e la regolare liquidazione della società, ha agito in modo da procurare a se stesso e ad alcune persone a lui legate, ingenti somme di denaro, non aveva tenuto conto però che il sistema italiano prevede dei controlli e così è stato scoperto.
Ora, dopo la sentenza irrevocabile di condanna per i reati di peculato e fallimentari a seguito di patteggiamento, la Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha proceduto nei suoi confronti con il sequestro di beni, costituiti da fabbricati e terreni, ubicati nel territorio del comune di Foligno e disponibilità finanziarie, per un valore di circa € 380.000,00.
Le indagini avevano permesso di appurare come l’imputato, si fosse appropriato di ingenti somme di denaro della procedura concorsuale attraverso l’emissione di assegni e bonifici ingiustificati intestati a lui, ad un’altra persona e ad una società riconducibile al proprio nucleo familiare.
In particolare, il commissario liquidatore avrebbe aperto due conti correnti intestati alla società in liquidazione, ma solo uno di questi veniva reso noto al Ministero dello Sviluppo Economico, e avrebbe effettuato importanti movimentazioni di denaro, da entrambi, senza fornire alcuna rendicontazione né documentazione giustificativa, procurando così un indebito vantaggio economico a sé stesso e agli altri soggetti a lui vicini, causando al contempo un danno patrimoniale di rilevante gravità alla società in liquidazione e ai suoi creditori, quantificato in € 864.396,00.
Al commissario liquidatore, oltre alla confisca dei beni, è stata applicata la pena di due anni e sei mesi di reclusione, e dichiarata l’inabilitazione all’esercizio di imprese commerciali e dell’esercizio di uffici direttivi presso qualsiasi impresa.