[adrotate group="4"]

Confiscati beni ad un commissario liquidatore di una società vibonese operante nel settore “Ricerca e sviluppo nel campo delle altre scienze naturali e dell’ingegneria”

19032025 082650 IMG 20250318 WA0006

&NewLine;<p><strong><em>È stato condannato per i reati di peculato e fallimentari a seguito di patteggiamento<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Era stato nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico quale commissario liquidatore di una società vibonese operante nel settore &OpenCurlyDoubleQuote;Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle altre scienze naturali e dell&&num;8217&semi;ingegneria”&comma; posta in liquidazione coatta amministrativa&comma; ma invece di garantire i creditori e la regolare liquidazione della società&comma; ha agito in modo da procurare a se stesso e ad alcune persone a lui legate&comma; ingenti somme di denaro&comma; non aveva tenuto conto però che il sistema italiano prevede dei controlli e così è stato scoperto&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ora&comma; dopo la sentenza irrevocabile di condanna per i reati di peculato e fallimentari a seguito di patteggiamento&comma; la Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha proceduto nei suoi confronti con il sequestro di beni&comma; costituiti da fabbricati e terreni&comma; ubicati nel territorio del comune di Foligno e disponibilità finanziarie&comma; per un valore di circa € 380&period;000&comma;00&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le indagini avevano permesso di appurare come l’imputato&comma; si fosse appropriato di ingenti somme di denaro della procedura concorsuale attraverso l’emissione di assegni e bonifici ingiustificati intestati a lui&comma; ad un’altra persona e ad una società riconducibile al proprio nucleo familiare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In particolare&comma; il commissario liquidatore avrebbe aperto due conti correnti intestati alla società in liquidazione&comma; ma solo uno di questi veniva reso noto al Ministero dello Sviluppo Economico&comma; e avrebbe effettuato &nbsp&semi;importanti movimentazioni di denaro&comma; da entrambi&comma; senza fornire alcuna rendicontazione né documentazione giustificativa&comma; procurando così un indebito vantaggio economico a sé stesso e agli altri soggetti a lui vicini&comma; causando al contempo un danno patrimoniale di rilevante gravità alla società in liquidazione e ai suoi creditori&comma; quantificato in € 864&period;396&comma;00&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Al commissario liquidatore&comma; oltre alla confisca dei beni&comma; è stata applicata la pena di due anni e sei mesi di reclusione&comma; e dichiarata l’inabilitazione all’esercizio di imprese commerciali e dell’esercizio di uffici direttivi presso qualsiasi impresa&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><&sol;p>&NewLine;

Exit mobile version