Per quanto il nostro articolo non entri in particolari che potrebbero essere giudicati offensivi, per dovere di cronaca riportiamo comunque quanto l’assessore Stefano Soriano ha dichiarato in un suo post
Come si sta raccontando in città – e come in un audio che circola (e che noi abbiamo ascoltato) viene riferito – la riunione del Comitato civico tenutasi ieri sera ha avuto un antefatto che ha richiesto l’intervento della Polizia Locale a causa di uno scambio di battute, non proprio sereno, tra l’assessore comunale Stefano Soriano e l’attivista del Comitato civico, Luciano Gagliardi
In un post pubblicato sulla sua pagina facebook e che, cortesemente, l’assessore ha posto alla nostra attenzione, Stefano Soriano fornisce la sua versione dei fatti “Per dovere di chiarezza”.
Fermo restando che noi per primi – per scelta editoriale – non ci attardiamo in quei passaggi che possano apparire come tentativi di offesa, per come si può evincere dal nostro articolo, eccoci pronti a riportare parte di questa replica.
Soriano parte dal presupposto che: “Non sono solito nascondermi e non lo farò neanche adesso”, Soriano premette: “Chi mi conosce sa che non è mio costume né aggredire, minacciare, né tantomeno prendere a male parole chicchessia”.
Quindi, la sua versione dei fatti: “Ieri succede che il Palazzo Gagliardi era impegnato per un incontro organizzato dalla Regione Calabria, dipartimento Turismo, con gli operatori del settore. Una bellissima iniziativa a cui ho partecipato in quanto assessore al turismo. Ad un certo punto si presenta il sig. Gagliardi sostenendo di dover svolgere al termine dell’iniziativa una riunione da lui convocata per parlare della situazione dell’acqua a Vibo. Faccio presente al sig. Gagliardi che le sale di palazzo Gagliardi erano impegnate per questo convegno e lo prego di andare a svolgere la riunione in altro luogo, dopodichè ci mettiamo pacificamente a discutere circa il mio presunto cambio di posizione rispetto alla questione acqua potabile. Con molta calma gli spiego che resto delle stesse idee che avevo 15 anni fa e che stiamo, come amministrazione, cercando di risolvere un problema che tuttavia è molto importante. Per onesta intellettuale ammetto qui che stando in giunta le questioni assumono un altro aspetto rispetto a quando ti trovi a fare il consigliere di opposizione. Dopo 10 minuti di discussione pacifica con il sig. Gagliardi ritorno al convegno. Dopo un po’ alla fine della manifestazione mi trovo di nuovo a discutere con il sig. Gagliardi circa la impossibilità di occupare un palazzo pubblico il cui utilizzo è regolamentato senza una regolare autorizzazione. A questo punto la discussione si fa più accesa ed il sig. Gagliardi incurante che nell’altra saci fossero ancora ospiti e relatori inizia ad alzare la voce, come è suo costume, ed a dirmi che non se ne sarebbe andato e che potevo chiamare la Polizia locale in caso la pensassi diversamente, cosa che ho fatto. Aggiungo che durante la discussione erano presenti agenti di polizia e che in alcun modo ho voluto impedire un legittimo incontro che però si voleva tenere in maniera illegittima in un palazzo pubblica alcuna autorizzazione”.
Finita la sua ricostruzione dei fatti, Stefano Soriano conclude il suo post con alcune considerazioni: “Dedico molte ore al giorno della mia vita al mio impegno come amministratore comunale e ritrovarmi a dovermi difendere da accuse calunniose dopo aver cercato di fare solo quello per cui i cittadini mi hanno votato è semplicemente triste. Ancora più triste è che un audio inviato dal sig. Gagliardi Luciano a non so chi, sia stato girato via whatsapp a chissà quante persone senza che io abbia avuto la possibilità di dire la mia. Per questo ho deciso di scrivere questo post, semplicemente per affermare quello che chiunque mi conosce già sa. Chi predica rispetto deve averlo nei confronti degli altri e ieri questo non è avvenuto”.
Per concludere: “Non ho aggredito, minacciato o preso a male parole nessuno, semplicemente non sopporto l’arroganza, la maleducazione e la mancanza di rispetto verso gli altri quando me le trovo davanti dico la mia”.