Nella classifica delle città italiane con il clima migliore, Catanzaro, Reggio Calabra e Vibo Valentia tra le prime 10, Crotone è 15esima, Cosenza fanalino di coda al 105esimo posto
Per fortuna ci sono le bellezze naturali, le tradizioni, la gastronomia e soprattutto il clima a salvare questa nostra martoriata terra dalle impietose classifiche a livello nazionale che la rilegano sempre agli ultimi posti.
È stato pubblicato in queste ore l’Indice di vivibilità climatica, realizzato dal Corriere della Sera in collaborazione con iLMeteo.it, che ha stabilito quali sono le città italiane ad avere il clima migliore, grazie all’analisi di 402 milioni di dati, anche con l’intelligenza artificiale, e che si avvale di 17 parametri tra i quali temperatura, pioggia, umidità ed eventi estremi.
- BREZZA ESTIVA: km/h medi di vento nella stagione estiva – media dei valori orari di vento dal 1 giugno al 31 agosto
- COMFORT PER UMIDITÀ: numero giorni annui di comfort climatico, ovvero quando l’umidità resta tutto il giorno nella fascia >=30% e <=75%
- ESCURSIONE TERMICA: media annuale della differenza temperatura massima – minima giornaliera °C
- GIORNI FREDDI: numero giorni annui con temperatura massima < 3°C
- NEBBIA: numero giorni annui con visibilità inferiore ai 1000 metri
- NUVOLOSITÀ:media annuale della copertura nuvolosa in %
- ONDATE DI CALORE: serie di almeno 4 giorni consecutivi in cui la media giornaliera della temperatura è maggiore della media più una deviazione standard di quel giorno dell’anno calcolato su tutto lo storico dal 2000
- GIORNI DI PIOGGIA: numero giorni annui in cui piove almeno un’ora con almeno 1 mm
- PIOGGE INTENSE: numero ore annue con precipitazioni intense (superiori ai 5 mm in 5 minuti o superiori a 15 mm in un’ora)
- EVENTI ESTREMI:numero giorni con almeno 40 mm di precipitazioni + vento raffica max > 30 km/h.
- CALDO AFRICANO:numero giorni annui con temperatura max > 34°C
- TEMPERATURA PERCEPITA: numero giorni annui con temperatura percepita (Heat Index) >=32°C
- SICCITA’: valori negativi dell’indice SPI (Standardized Precipitation Index) indicano un deficit idrico, una maggiore siccità. I valori sono compresi tra -2,5 (siccità estrema) e +2 (umidità estrema)
- NOTTI TROPICALI: numero notti (fascia oraria 21 – 08) nell’anno con temperatura minima >= 20°C
- RAFFICHE DI VENTO: numero giorni annui con raffiche > 30 km/h
- GIORNI DI GELO: numero giorni annui con temperatura min <0°C
- SOLEGGIAMENTO: media di ore di sole al giorno con irraggiamento di almeno 300 watt al metro quadro

Dato incontrovertibile è che il 2024 è stato il più caldo di sempre nel nostro Paese, con una temperatura media di 1,36 gradi superiore ai valori climatici di riferimento 1991-2020. Al Centro-Sud si sono registrati addirittura +1,63 °C sulla media, sopra anche il limite (+1,5 °C) che gli Accordi di Parigi sottoscritti anche dall’Italia indicano come livello da non superare per evitare problemi che potrebbero essere irreparabili.
La classifica vede Cagliari come la città dove nel 2024 c’è stato il clima migliore, a seguire Napoli, Salerno, Brindisi e Agrigento, tutte città del Sud Italia, ma non se la vedono male neanche le calabresi con ben tre capoluoghi tra le prime 10: Catanzaro ottava, Reggio Calabria nona e Vibo Valentia decima, staccata di poco anche Crotone quindicesima, fanalino di coda Cosenza che si trova in fondo alla classifica al 105esimo posto.




Tra i dati più inaspettati ci sono quelli inerenti a Cremona e Reggio Calabria. La città lombarda è al primo posto per il caldo africano con 58 giorni con massime sopra i 34 gradi, Cagliari per esempio ne ha avuto solo sedici. A Reggio Calabria, invece, si sono registrate 129 notti tropicali, cioè con temperature mai sotto i 20 gradi.