<p><strong><em>Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 23 marzo</em></strong></p>



<p>di Mons. Giuseppe Fiorillo</p>



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<p>Carissime,carissimi, </p>



<p>il Vangelo di questa 3ª domenica di Quaresima parte con due notizie di cronaca nera, riferite a Gesù da &#8220;alcuni&#8221; che incontra sulla strada che porta a Gerusalemme. Ascoltiamo il testo di questa domenica:</p>



<p>&#8220;Si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorre insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: &#8220;Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei per aver subito tale sorte?… O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Siloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite perirete tutti allo stesso modo&#8221;. Diceva anche questa parabola: &#8220;Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: &#8220;Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest&#8217;albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?&#8221;. Ma quello gli rispose: &#8220;Padrone, lascialo ancora quest&#8217;anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l&#8217;avvenire; se no, lo taglierai&#8221;. (Luca 13, 1-9).</p>



<p>Questa pagina contiene due forti messaggi:il primo sulla conversione, il secondo sulla misericordia di Dio.</p>



<figure class="wp-block-image size-full"><img src="https://vivipress.com/wp-content/uploads/2025/03/gesu_fico.jpg" alt="" class="wp-image-30111"/></figure>



<p>Alle porte di Gerusalemme si presentano delle persone che riferiscono a Gesù il fatto che Pilato, qualche giorno prima, aveva fatto sgozzare nel Tempio alcuni Galilei, il cui sangue si era mescolato con quello degli animali, destinati al sacrificio.</p>



<p>Pilato, secondo la testimonianza di Filemone, filosofo alessandrino (20 a.C. &#8211; 45 d.C.), era sanguinario, violento, crudele, corrotto, facile alle esecuzioni mortali senza processo.</p>



<p>Ma qual è il motivo che spinge &#8220;quei tali&#8221; ad accogliere Gesù con questa triste notizia? Vogliono un giudizio da parte di Gesù su quei tragici avvenimenti. Per loro e la pubblica opinione quei malcapitati sono certamente dei peccatori se Dio, proprio nel Tempio, ha permesso tale orrendo delitto. Non così per Gesù: la sua risposta è chiara: &#8220;Credete quei che Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite ,perirete allo stesso modo&#8221;.</p>



<p>Gesù va al cuore dell&#8217;uomo e chiede una conversione. Chiede un cambiamento, un prendere altre strade, un costruire ponti di pace e giustizia, se non si vuole che la terra, la casa comune, vada in rovina, perché fondata sulla sabbia della violenza e dell&#8217;iniquità. Nell&#8217;economia di questo cambiamento, di questo nuovo Vangelo, la politica è intesa a favore dell&#8217;uomo, l&#8217;economia per la persona, non per il pil ed il freddo capitale. &#8220;Il sabato è per l&#8217;uomo,non l&#8217;uomo per il sabato&#8221;.<br>In questa visione, annunziata da Cristo, si costruiscono ponti e si abbattono i muri. Ognuno ha diritto al suo pane, perché il pane c&#8217;è, manca, però, la disponibilità a spezzarlo e condividerlo…. E se, poi, manca l&#8217;impegno ed il desiderio di creare &#8220;cieli nuovi e terre nuove&#8221; (Apocalisse) allora c&#8217;è il pericolo di sparire, ingoiati dall&#8217;egoismo, drogati dal desiderio di avere sempre di più e sordi e ciechi ai lamenti dei poveri Lazzari della terra.</p>



<p>Ma c&#8217;è una speranza che leggiamo nella parabola del fico sterile. Dio vuole tutti salvi, concedendo a tutti, più tempo per dare frutti. &#8220;Padrone lascialo ancora un anno, finché non gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vediamo se porterà frutto per l&#8217;avvenire; se no lo taglierai&#8221;. Ancora un anno, il tempo per dare aria, concimare l&#8217;albero… e l&#8217;albero siamo noi. La Misericordia di Dio ci dà tempo, ci dà infinite opportunità di salvezza. A noi il compito di saper leggere i segni dei tempi. E la Quaresima è il tempo propizio per un vero cammino di conversione.</p>



<p>Buona domenica in cammino verso lo splendore della Luce della santa Pasqua.<br>Don Giuseppe Fiorillo</p>

Don Fiorillo, la Misericordia di Dio ci dà tempo, ci dà infinite opportunità di salvezza

- Categories: è domenica
- Tags: fichigesùmisericordiavangelo
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