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Con la scomparsa di Mario Orefice se ne va un altro pezzo importante della Vibo Bella che fu!

&NewLine;<p><strong><em>Fondatore del mitico Cine Club&comma; per due volte Presidente del Lions Club&comma; tra i più attivi animatori della stagione migliore di una città&comma; Vibo Valentia&comma; che visse il suo momento di splendore<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Maurizio Bonanno<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Era il tempo in cui per le strade di Vibo Valentia potevi incontrare Pier Paolo Pasolini&comma; oppure Liliana Cavani&comma; era il tempo in cui Vibo Valentia&comma; Giardino sul Mare&comma; era un punto di riferimento dei movimenti e gli interessi culturali che andavano oltre i confini regionali&period; Era il tempo dell’Agosto Vibonese&comma; delle tante iniziative e di un gruppo di giovani intraprendenti che credevano nella forza della cultura&comma; della promozione del territorio attraverso manifestazioni che sviluppavano con una straordinaria forza di attrazione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Era il tempo dei Circoli culturali&comma; artistici&period; Era il tempo di una mondanità raffinata e popolare&comma; della Casina dei Fiori&comma; dei festival di musica e delle mostre d’arte&comma; delle letture di poesia e delle fiere dell’artigianato&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Era il tempo di una Vibo Valentia ricca di fervore e della &OpenCurlyDoubleQuote;Valentia Aurea”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Era il tempo in cui vi erano giovani pieni di entusiasmo e di idee&comma; che mettevano a disposizione della città la propria fantasia e voglia di fare&comma; dove ci si affidava a chi faceva meglio e di più&colon; non c’era tempo da perdere nel denigrare l’altro&comma; perché il tempo era tutto occupato a realizzare&comma; promuovere&comma; agire&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tra quel gruppo di giovani c’era anche lui&comma; Mario Orefice&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Trasferitosi da qualche anno a Verona&comma; oggi Mario Orefice ha lasciato questa terra&comma; se n’è andato per sempre ed il suo ricordo richiama alla memoria il tempo bello di una Vibo Bella che non c’è più&excl;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;03&sol;WhatsApp-Image-2025-03-25-at-11&period;25&period;43&period;jpeg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-30359"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nato a Vazzano nel 1934&comma; agronomo di professione&comma; la figura di Mario Orefice è legata alla storia culturale di quella Vibo Valentia che&comma; dalla metà degli anni ’50 del secolo scorso e per un ventennio fu città protagonista indiscussa e riconosciuta del fermento culturale di intere generazioni&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In questo contesto&comma; proprio nel 1960 veniva fondato il Cine Club&comma; un’associazione di cultura cinematografica e del tempo libero&comma; che aveva come animatore il regista Andrea Frezza &lpar;che raggiunse poi una certa notorietà e successo internazionale&rpar; ed un gruppo di animatori i cui nomi ancora oggi richiamano nostalgicamente alla memoria quei giorni di concreta gloria culturale&colon; Colombo Achille&comma; Ugo Colloca&comma; Arturo Daco&comma; Franco Inzillo&comma; Franco Pugliese&comma; Ferruccio Schiavello e due fratelli&colon; Pino e Mario Orefice&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Pino e Mario furono molto di più che due fratelli&colon; un vero e proprio sodalizio foriero di idee e di iniziative straordinarie&period; Il Cine Club&comma; con numerosi iscritti&comma; in prevalenza universitari e professionisti della migliore Vibo Valentia &lpar;medici&comma; avvocati&comma; insegnanti&comma; ingegneri&comma; giornalisti&comma; imprenditori&rpar; si mostrò un luogo attivo e propositivo non solo nel campo del cinema ma anche nelle arti figurative&comma; nella letteratura con particolare interesse per la poesia&period; Un’esperienza innovativa e aperta&comma; socialmente e culturalmente&comma; che – purtroppo&excl; – non durò a lungo&comma; ma lasciò sempre &&num;8211&semi; ed ancora oggi &&num;8211&semi; una traccia indelebile nello slancio socio-culturale di quel tempo in città&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Senza mai venir meno il sodalizio tra i due fratelli – Pino e Mario – senza mai venir meno la voglia e l’entusiasmo di fare e proporre quanto di utile fosse per la crescita della città&comma; Mario Orefice trasferì questa sua passione nel Lions Club&comma; dove ancora oggi viene ricordato con stima ed affetto&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per due volte Presidente del Club di Vibo Valentia – la prima volta nel pieno del suo entusiasmo giovanile&comma; nel periodo 1976&sol;77&comma; e poi nella maturità nel 2003&sol;2004 – anche in questo sodalizio ha lasciato un modello di azione sempre improntato al perbenismo ed all’equilibrio&comma; oltra a passione ed entusiasmo ed a quella caratteristica di eleganza che lo portava ad essere leader senza mai sopraffare ben sapendo quando era il momento di porsi alla guida e quando stare un passo indietro&comma; sempre discreto quanto indispensabile&semi; doti che portò anche nella sua esperienza in politica&comma; dove fu tra i fondatori di Alleanza Nazionale&comma; partito che guidò con stile impeccabile nella sua Vibo Valentia&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Chi scrive&comma; ha avuto la fortuna non solo di conoscerlo quanto soprattutto di frequentarlo&comma; prima come giovane Leo&comma; il Club giovanile dei Lions&comma; avendolo come guida e riferimento&comma; poi condividendo con lui l’esperienza all’interno del Club Lions essendo sempre guida e riferimento e concedendomi sostegno e consigli sempre e soprattutto quando mi fu assegnato l’alto onore di presiedere il Club nell’impegnativo&comma; e significativo&comma; anno del cinquantennale&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il suo ricordo è un mix di sentimenti&colon; di gratitudine per quanto fatto&comma; di stima per il suo perbenismo&comma; di affetto per l’umanità di ogni sua azione&comma; di esempio difficile da seguire&comma; impossibile da riprodurre in tempi come quelli odierni&comma; in questa Vibo Valentia così diversa – purtroppo&excl; – da quella che&comma; anche per merito suo&comma; fu Giardino sul Mare&period;<&sol;p>&NewLine;

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