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Scoperta un’ingente truffa ai danni dell’INPS, sequestrati 350 mila euro (VIDEO)

01042025 041645 vs250401 001

&NewLine;<p><strong><em>L’indagine è scaturita da alcuni controlli effettuati su una platea ben più ampia fatta di 75 soggetti tutti ritenuti autori di plurime condotte illecite in danno dell’I&period;N&period;P&period;S&period;&comma; finalizzate a conseguire l’indebita percezione di pensioni di invalidità&comma; sussidi o benefici di natura previdenziale e assistenziale non dovuti&period;<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine;<amp-youtube layout&equals;"responsive" width&equals;"500" height&equals;"281" data-videoid&equals;"5yuv3e9nHVE" title&equals;"Scoperta ingente truffa ai danni dell’INPS&comma; sequestrati 350 mila euro"><a placeholder href&equals;"https&colon;&sol;&sol;youtu&period;be&sol;5yuv3e9nHVE"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;i&period;ytimg&period;com&sol;vi&sol;5yuv3e9nHVE&sol;hqdefault&period;jpg" layout&equals;"fill" object-fit&equals;"cover" alt&equals;"Scoperta ingente truffa ai danni dell’INPS&comma; sequestrati 350 mila euro"><&sol;a><&sol;amp-youtube>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La Guardia di finanza di Reggio Calabria ha sequestrato 350&period;000 euro a 15 persone tutte indagate a vario titolo&comma; per reati di falso e truffa ai danni dello Stato&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’indagine è scaturita da alcuni controlli effettuati su una platea ben più ampia fatta di 75 soggetti tutti ritenuti autori di plurime condotte illecite in danno dell’I&period;N&period;P&period;S&period;&comma; finalizzate a conseguire l’indebita percezione di pensioni di invalidità&comma; sussidi o benefici di natura previdenziale e assistenziale non dovuti&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In particolare nel 2020 le Fiamme Gialle avevano eseguito una perquisizione nell’abitazione di un infermiere presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria&semi; a casa sua erano stati trovati i timbri riconducibili ad Amministrazioni Pubbliche nonché a medici in servizio presso l’ospedale reggino e altri ospedali della città metropolitana&comma; documentazione sanitaria di vario tipo &lpar;referti medici&comma; analisi cliniche&comma; certificati&comma; tracciati cardiologici&comma; cd rom contenenti esami strumentali riferiti a diversi soggetti&comma; ricettari medici&rpar;&comma; oltre a fotocopie di carte di identità di soggetti residenti nel territorio cittadino&comma; alcune di esse in bianco&comma; con la sola indicazione del numero identificativo&comma; istanze volte a ottenere la pensione di invalidità indirizzate all’I&period;N&period;P&period;S&period; con relativi esiti e documentazione palesemente artefatta&comma; che si presentava sotto forma di ritagli o parti di ulteriori documenti modificati con correttori coprenti&comma; stampe su carta priva di intestazione&comma; fogli riproducenti timbri e firme&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tutto questo materiale ha fatto insospettire i finanzieri che hanno svolto controlli più approfonditi che hanno permesso di accertare come l’infermiere e gli altri destinatari del sequestro avessero utilizzato atti falsi di natura pubblica finalizzati all’ottenimento di pensioni di invalidità e di sussidi o benefici di natura previdenziale e assistenziale&comma; inducendo in errore&comma; in questo modo&comma; gli Enti destinatari delle istanze&comma; sull’effettiva sussistenza dei requisiti necessari per la loro concessione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le investigazioni consentivano di appurare&comma; inoltre&comma; come una parte degli indagati avesse presentato le false certificazioni per ottenere un ingiusto profitto rappresentato da altri benefici o vantaggi quali&comma; ad esempio&comma; la fornitura gratuita di protesi&comma; l’iscrizione alle liste &OpenCurlyDoubleQuote;cosiddette categorie protette” per il collocamento obbligatorio&comma; agevolazioni fiscali per l’acquisto di mezzi di trasporto&comma; esenzione dal pagamento del ticket sanitario&comma; priorità nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi popolari&comma; congedi straordinari retribuiti per cure fino a trenta giorni annuali&comma; aumento della percentuale di invalidità&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tutti gli altri soggetti coinvolti dall’indagine sono stati indagati anche per frode processuale per aver utilizzato le false certificazioni dianzi accennate nell’ambito di ricorsi proposti innanzi al Tribunale Civile &&num;8211&semi; Sezione Lavoro a seguito di istanze di sussidio inizialmente non accolte&comma; al fine di indurre in errore i periti nominati dal Giudice sull’effettiva sussistenza&comma; in capo ai richiedenti&comma; delle patologie necessarie all’ottenimento delle indennità e dei benefici suindicati&period;<&sol;p>&NewLine;

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