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Arrestati dala DIA di Catanzaro i presunti responsabili dell’omicidio di Massimo Speranza (VIDEO)

DIA catanzaro

&NewLine;<p><strong><em>Il giovane scomparve nel 2001&comma; dopo essere stato attirato in una trappola mortale&comma; all&&num;8217&semi;interno della contrapposizione tra il clan dei ROM e quello degli italiani a Cosenza<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine;<amp-youtube layout&equals;"responsive" width&equals;"500" height&equals;"281" data-videoid&equals;"fN&lowbar;imlI3Xao" title&equals;"La DIA arresta i presunti responsabili dell&&num;039&semi;omicidio Speranza del 2001"><a placeholder href&equals;"https&colon;&sol;&sol;youtu&period;be&sol;fN&lowbar;imlI3Xao"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;i&period;ytimg&period;com&sol;vi&sol;fN&lowbar;imlI3Xao&sol;hqdefault&period;jpg" layout&equals;"fill" object-fit&equals;"cover" alt&equals;"La DIA arresta i presunti responsabili dell&&num;039&semi;omicidio Speranza del 2001"><&sol;a><&sol;amp-youtube>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La DIA di Catanzaro&comma; grazie agli approfondimenti investigativi&comma; imperniati sulle analisi e riscontri di dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia&comma; ha ricostruito le diverse fasi dell’omicidio di Massimo Speranza&comma; alias &OpenCurlyDoubleQuote;il Brasiliano”&comma; commesso nel settembre del 2001 con le modalità della c&period;d&period; &OpenCurlyDoubleQuote;lupara bianca”&comma; stabilendo i diversi ruoli rivestiti dai presunti responsabili&comma; tra mandanti ed esecutori materiali&comma; nonché le motivazioni che hanno portato a quella decisione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per questo motivo il personale del Centro Operativo DIA di Catanzaro&comma; ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 indagati ritenuti responsabili di quell’omicidio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Massimo Speranza&comma; cl&period;1980&comma; era scomparso l’11 settembre del 2001&comma; senza lasciare alcuna traccia&comma; sin da subito le indagini si indirizzarono verso un regolamento di conti maturato nel contesto mafioso riconducibile alla cosca degli Zingari di Cosenza con l’avallo dell’articolazione &OpenCurlyQuote;ndranghetistica degli zingari di Cassano&comma; in quanto la vittima&comma; pur abitando in via Popilia a Cosenza&comma; zona caratterizzata da una forte presenza ROM&comma; era ritenuto molto vicino al clan contrapposto degli &OpenCurlyDoubleQuote;italiani” e sospettato di aver divulgato informazioni riservate riguardanti il gruppo Rom&period; Si tratta di vicenda – spiegano gli investigatori &&num;8211&semi; maturata nel periodo in cui&comma; nella città dei bruzi&comma; vi era una forte contrapposizione tra il clan dei ROM e quello degli italiani&comma; culminata con la strage di via Popilia&comma; avvenuta l’11 novembre 2000&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In tale contesto&comma; Massimo Speranza&comma; sospettato di tradimento&comma; sarebbe stato attratto in una trappola&comma; dai presunti responsabili dell’omicidio dicendogli che da Cosenza sarebbe dovuto andare nella zona di Cassano allo Ionio&comma; con il pretesto di fargli &OpenCurlyDoubleQuote;testare” una partita di stupefacente di particolare qualità&period; In realtà&comma; partiti da Cosenza&comma; dopo una breve sosta a Lauropoli&comma; il giovane veniva portato ad Apollinara e&comma; da qui&comma; a San Demetrio Corone&comma; dove sarebbe stato ucciso con alcuni colpi di arma da fuoco e poi il suo cadavere sarebbe stato fatto sparire nel nulla&period;<&sol;p>&NewLine;

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