Il titolare del Viminale questo pomeriggio ha tagliato il nastro del nuovo comando stazione realizzato in un bene confiscato alla criminalità organizzata
È stato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ad inaugurare la nuova caserma dei carabinieri a Limbadi.
Una presenza istituzionale alta – per qualche giorno si era ipotizzata la presenza della presidente del consiglio – per significare che non si è trattato di una semplice cerimonia, un solito taglio di nastro. Perché la nuova caserma dei carabinieri è stata realizzata in un immobile confiscato alla ‘ndrangheta nel 2005.
A conferma di ciò, la solennità che il Comune di Limbadi ha voluto dare all’evento, con tanto di cerimonia alla presenza dei più alti vertici non solo dell’Arma dei carabinieri, ma anche di tutte le altre forze dell’ordine, del prefetto e del Presidente della Regione Calabria, che ha sottolineato la presenza, significativa e carica di speranza per il futuro, di un nutrito gruppo di giovani che hanno colorato la gradinata dell’anfiteatro con i colori della bandiera

Di mafia ha parlato il responsabile del Viminale, sottolineando come, con questa nuova caserma lo Stato mostra concretamente la volontà di riappropriarsi di ciò che le cosche hanno ottenuto con la violenza.
E dopo averla visitata, con a fianco il sottosegretario Wanda Ferro, ha espresso tutta la sua soddisfazione
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è stato diretto: “Questa cerimonia è il segno del riscatto e della vittoria concreta dello Stato sulla criminalità organizzata”.
Poi i numeri, che danno il senso della lotta alla ‘ndrangheta: “Negli ultimi tre anni sono stati arrestati 29 latitanti di ‘ndrangheta e sequestrato beni per oltre 600 milioni di euro”. Ed ancora: “La destinazione dei beni confiscati in Calabria è aumentata del 120%., un modello di responsabilità politica e sociale” unica via per battere davvero le mafie.