Certamente è stata colpa del maltempo, ma è colpevole e sbagliato non accelerare tempi e modalità per ripristinare una decente viabilità che colleghi le località marine e turistiche del Vibonese
La situazione è insostenibile. E l’esasperazione dei più è acuita dalla sensazione che l‘emergenza sia stata già archiviata nell’indifferenza delle istituzioni preposte, che hanno già sistemato la pratica nelle varie attività di routine senza rendersi conto che l’isolamento è una problema sociale serio e delicato con risvolti economici addirittura drammatici per i costi che irrompono nelle tasche dei comuni cittadini e per il rischio che si corre nell’allontanare quel flusso turistico che normalmente comincia ad aprirsi in prossimità delle feste pasquali.
Stiamo parlando della incredibile situazione in cui è stato catapultato il Vibonese, dopo le recenti intemperie, dalle cui condizioni meteorologiche è scaturito un sostanziale isolamento delle zone marine con il centro collinare.
La chiusura delle due principali arterie – la SS 18 e la SP 5 – che portano a Pizzo e Vibo Marina ed alla stazione ferroviaria di Vibo-Pizzo sono ancora senza indicazione reale dei tempi di ripristino e con il passare dei giorni il livello di trascuratezza ricade sulla pelle degli automobilisti, di quanti hanno necessità di raggiungere queste località.
Questa redazione sta ricevendo telefonate, messaggi e segnalazioni che denunciano quanto scarsa ed inadeguata sia la segnaletica che dovrebbe indicare l’impercorribilità delle arterie in questione, i cui lavori stanno allungando le previsioni di riattivazione. In particolare, a Maierato – ci viene segnalato – non vi sono cartelli indicativi all’incrocio, per cui molti, immaginando che la situazione di emergenza sia stata superata, imboccano la strada fino ad arrivare all’altezza di una curva e scoprire di essere costretti a tornare indietro.
Altre telefonate, messaggi e segnalazioni denunciano poi una condizione ancora più assurda relativa alla situazione in cui versa l’unica arteria alternativa per raggiungere le località marine.
La strada via Triparni è – cosa risaputa da tempo memorabile – in condizioni pessime e nulla si è pensato di fare per rendere un minimo accettabile questo percorso che necessariamente – e inevitabilmente – è l’unica alternativa per raggiungere le località marina, per cui sta subendo un carico ulteriore e superiore alla norma di traffico, che finisce per acutizzare la precarietà del tratto stradale mettendo a rischio la sicurezza di quanti sono “costretti” ad attraversarla.
Serve – banalmente – maggiore senso di responsabilità e un minimo di rispetto verso gli utenti. Soprattutto, serve agire con maggiore impegno per ridurre i tempi, perché con le vacanze pasquali ormai alle porte l’accesso alle località di mare in un territorio che si vanta essere a vocazione turistica, dovrebbe avere priorità assoluta e non rinviabile.
Se nemmeno i residenti sono messi in condizione di viaggiare degnamente ed in sicurezza, come si può chiedere ai turisti di scegliere questi territori per le proprie vacanze?
È questa l’offerta turistica che si vuole proporre’
Non più Costa degli Dei, ma… un triste ritorno all’era del far west!