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Io conosco i bulli. So come sconfiggerli

bullismo

&NewLine;<p><strong><em>Il bullismo si può sconfiggere definitivamente impedendo a ogni singolo bullo di venir fuori dalla sua stupidità<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Franco Cimino<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il bullismo é un’infezione sociale&comma; sempre più epidemica&period; Ma non è una malattia individuale&period; Al massimo potrebbe esserlo di una società infetta di egoismo e di cultura della forza fisica&period; Quella che scatena follie di predominio e di assoggettamento degli altri&period; Anche quale forma di espressione del potere degli idioti e dei deboli&comma; che vorrebbero farsi forti e dimostrarsi intelligenti&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il bullo&comma; pertanto&comma; non è un malato&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È solo un carattere che si forma della intera stessa persona&comma; anzi del suo stesso individuo che lo possiede&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Quando si dice &&num;8220&semi;eh&comma; quello è uomo di carattere&excl;”&period; Ma di cosa ha bisogno il bullo per affermarsi&quest; E si badi&comma; non solo nei ragazzi e nei luoghi&comma; specialmente scolastici e ricreativi&comma; in cui essi vivono&period; Ha bisogno della debolezza di un singolo da colpire e della debolezza&comma; psicologicamente e moralmente più grande&comma; degli altri&period; Dei presenti&comma; che diventano spettatori&period; Una parte notevole di queste presenze si compiace dei gesti violenti del bullo&period; Li sente propri&period; Ma non ha la forza e il coraggio&comma; la prepotenza e pure la stupidità di praticarli&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il bullo ha sempre tanti piccoli bulli intorno a sé&comma; che lo ammirano&period; E molti più astanti che lo temono&period; E lo lasciano fare&period; Lo applaudono&period; E fanno a gara&comma; a &OpenCurlyDoubleQuote;leccargli il fondoschiena”&comma; come ormai usa dire qualche super potente&comma; sedicente tale&comma; per diventargli amico&period; In tal modo pensando di ottenere&comma; di conseguenza&comma; due favori necessari da parte del bullo&period; Il primo è ricevere gratificazioni&period; Qualche dono&period; O mancia&period; Il secondo&comma; è non subire violenze&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Questa è la scena&comma; il quadro&comma; l’insieme di comportamenti e situazioni&comma; in cui il bullo opera attivamente e senza alcun disturbo&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ma il bullismo può essere sconfitto&quest; Sì&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E come&quest; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La scuola finora non l’ha sconfitto perché non vi riesce&period; Anche per mancanza di conoscenza approfondita del fenomeno&period; Non lo conosce&comma; perché i docenti ancora&comma; tutti i docenti&comma; di tutte le discipline&comma; non vogliono capire che ad essi spetta primariamente il dovere sociale di educare prima che istruire&period; Di formare&comma; prima che insegnare&period; Non solo i bambini e i ragazzi&period; Ma anche gli studenti adulti dei licei e delle università&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il bullismo si può sconfiggere definitivamente impedendo a ogni singolo bullo di venir fuori dalla sua stupidità&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Prendiamo una classe&comma; come esempio&period; Se tutti gli alunni di quella&comma; informati ed educati dai loro docenti&comma; non dessero retta al primo manifestarsi del bullo&comma; e lo isolassero nei due modi necessari&lpar;non seguirlo&comma; non prestargli attenzione&comma; e quello di stare attorno al ragazzo individuato come obiettivo e vittima&period; Quel cretino &lpar;ve lo assicuro perché l’ho sperimentato direttamente e solo poche volte&comma; per fortuna&comma; nella mia lunga attività di docente&rpar; se la dà a gambe&period; Se ne scappa&comma; insomma&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Perché il bullo è non solo poco intelligente&comma; ma anche debole più della persona che intende colpire&period; Anzi&comma; colpisce volutamente quella&comma; proprio perché in essa si rappresenta ciò che lui nega a sé stesso&comma; la propria fragilità&period; La propria inadeguatezza ad affrontare la realtà&period; La propria difficoltà a relazionarsi con gli altri&period; Il proprio timore di non essere accolto e ancora di più di poter essere egli stesso vittima del bullismo altrui&period; Non è neppure un vigliacco&comma; il bullo&comma; è solo questo&period; Usa parole pesanti&comma; volgari&period; Siccome teme che non gli bastino&comma; attiva ogni mimica facciale e posturale&comma; segnatamente violente e volgari&comma; che possono rappresentarlo come individuo forte e temibile&period; La macchietta dei dittatori&comma; macchietta di loro stessi&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Quando tutto questo esattamente si verifica anche nella società&comma; dal più piccolo quartiere alle più grandi città&comma; dalle più piccole nazioni alle più potenti&comma; il bullo&comma; prima minaccia tuoni e fulmini&comma; poi&comma; se la fa sotto e fa marcia indietro&period; Un po’ per vedere cosa succede e se la debolezza degli altri permanendo&comma; possa egli ottenere un qualcosa dalle minacce effettuate&period; Un altro po’&comma; se meno arrogante che stupido&comma; perché segretamente spera di essere aiutato dai &OpenCurlyDoubleQuote; deboli”&period; Ché se un bullo più altri bulli non può fare un uomo intelligente e responsabile&comma; è vero&comma; però&comma; che un debole unito agli altri deboli può fare una forza&period; Che vince&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Chiudo questa riflessione con un ricordo che mi è stato da guida e insegnamento nella vita pratica&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Al tempo&comma; ahimè lontano della mia adolescenza&comma; c’era un prepotente&comma; poco più grande di noi&comma; che si considerava forte perché robusto e aggressivo&period; Con fare minaccioso ne puntava uno che gli sembrava il più debole e con fare duro e voce &OpenCurlyDoubleQuote;spaventosa&&num;8221&semi;&comma; lo afferrava dal bavero e gli diceva testualmente&colon; &&num;8220&semi;Se domani non mi porterai tutte le tue tue figurine Panini&comma; ti rompo”&period; Tornava domani&comma; non ricevendo nulla&colon; &excl;Se domani non arriverai con quel che ti ho ordinato&comma; ti farò a pezzettini”&period; E così per altri sette giorni&period; Noi tutti sempre attorno al nostro compagno&comma; che&comma; fattosi forte di noi&comma; resisteva e lo scherniva&comma; addirittura&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sette più due&comma; fanno nove&period; E quel prepotente stupido&comma; scompariva&period; Non c’era bisogno che si arrivasse a novanta&period; Nove giorni sono bastati&period;<&sol;p>&NewLine;

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