Era il 41enne calabrese alla guida dello scuter Gilera 750 usato nell’omicidio avvenuto il 29 ottobre 2022 a Milano
Una altro tassello dell’intricata vicenda dell’uccisione di Vittorio Boiocchi, ex capo ultras della Curva Nord dell’Inter, ha trovato la sua collocazione, anzi forse il puzzle che negli scorsi mesi è emerso con gli ultimi 6 arresti effettuati dalla Polizia si sono individuati i promotori, i mandanti e gli esecutori materiali dell’uomo, ucciso a colpi d’arma da fuoco il 29 ottobre 2022 a Milano.
In particolare si tratta di tre cittadini italiani di 40, 50 e 62 anni, che già si trovano presso gli istituti di pena ove erano già detenuti perché tratti in arresto nell’ambito del procedimento noto come “Doppia Curva” e, di un 51enne italiano, arrestato nella fase successiva grazie alle dichiarazioni ottenute in un secondo momento.
Sono Andrea Beretta, che ha scelto di diventare un collaboratore di giustizia, e Mauro Antonio Nepi, identificati come i mandanti dell’omicidio, mentre Marco Ferdico e Gianfranco Ferdico sono stati definiti i responsabili della logistica dell’operazione permettendo l’uso di un furgone per il trasporto e di cellulari criptati usati nella pianificazione meticolosa del crimine.
Mentre i due esecutori materiali sono ritenuti essere un uomo di 41 anni e un 29enne, entrambi italiani, Pietro Andrea Simoncini, calabrese di origine, rintracciato e arrestato in provincia di Vibo Valentia, che era alla guida dello scooter Gilera 750 usato nell’omicidio, e Daniel D’Alessandro, detto «Belloebuono», che è colui che ha sparato e che è stato bloccato dalla Polizia bulgara nella città di SvetiVlas, in Bulgaria appunto, dopo quattro giorni di ricerche svolte con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo e su specifica attivazione della Divisione SIRENE del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, che si è avvalsa del costante supporto del suo Esperto per la Sicurezza di stanza a Sofia.
Per questo omicidio sarebbero stati pagati 50 mila euro.