Pare che, insieme alll’imprenditore romano Lorenzo Sbraccia, abbia messo in atto la tentata estorsione ai danni degli imprenditori Motterlini, titolari della G&G Costruzioni
Nel 2022 la Procura e la Dda di Milano aprirono un’inchiesta, condotta dai carabinieri del nucleo Investigativo di Varese, che fece molto scalpore. L’agenzia investigativa Equalize, finì sotto la lente d’ingrandimento perché acquisiva illecitamente dati sensibili da banche dati strategiche dello Stato, attraverso un sistema di hackeraggio, circa 800mila le persone spiate e 60 gli indagati che usavano la società per ottenere informazioni riservate e protette che venivano poi vendute sotto forma di dossier abusivi. Tali servizi venivano realizzati sia su richiesta dei clienti, sia per interessi diretti e personali delle figure apicali della società.
Tra gli indagati emergono in particolare le figure di Enrico Pazzali, Presidente della Fondazione Fiera Milano e principale socio della società, l’ex poliziotto Carmine Gallo (socio di minoranza di Equalize) e Nunzio Samuele Calamucci, hacker e socio di un’agenzia di investigazioni ed esperto informatico.
In questi ultimi anni, la società venne chiusa, e l’indagine si intrecciò con altre fino ad avere diversi tronconi uno dei quali riconduce all’ndrangheta.
Circa un mese fa è stato arrestato con ordinanza di custodia cautelare in carcere Nunziatino Romeo, il pentito della cosiddetta ‘Ndrangheta stagista, ritenuto vicino alla famiglia Barbaro-Papalia, nell’ambito di un nuovo filone di indagine sul caso Equalize con l’accusa di tentata estorsione con l’aggravante mafiosa, a lui si sarebbe rivolto l’ex poliziotto Carmine Gallo per un report da fare su una persona “nemica” di Eni; in quella occasione furono realizzate decine di perquisizioni. E in base a quanto si era apreso tra gli indagati ci sarebbero stati tra gli altri, anche l’imprenditore romano Lorenzo Sbraccia, già sotto inchiesta proprio per il caso Equalize, e per fatti del 2023 glo stesso hacker Samuele Calamucci, finito ai domiciliari, e Carmine Gallo, e poi Giuseppe Trimboli, Francesco e Pasquale Barbaro, e Fulvio Ciliato.
Al centro della vicenda una tentata estorsione aggravata a carico di una famiglia di imprenditori che aveva un contratto con la società dello stesso Sbraccia, la Fenice spa. Sembrerebbe che il ruolo di Gallo, in questa vicenda, sia stato quello di «ingaggiare» Nunziatino Romeo per la mediazione mafiosa.
Oggi una nuova svolta, in un filone dell’inchiesta milanese sul caso Equalize e sulle presunte cyber-spie, sono state arrestate altre otto persone, per le quali il gip aveva prima negato le misure cautelari.
È finito in carcere per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso l’imprenditore e immobiliarista Lorenzo Sbraccia e per la stessa accusa è stata applicata un’altra ordinanza di arresti domiciliari a carico dell’hacker Nunzio Samuele Calamucci, già arrestato nel primo filone.
Anche Nunziatino Romeo ha ricevuto una nuova ordinanza in carcere, mentre questa volta sono state accettate quelle nei confronti di Pasquale e Francesco Barbaro, Francesco Baldo, l’avvocato vibonese Umberto Buccarelli, Giuseppe Trimboli e Fulvio Cilisto.
In particolare sembra che Sbraccia e il legale Umberto Buccarelli, sfruttando contatti aperti con la cosca Barbaro-Papalia, avrevessero messo in atto la tentata estorsione ai danni degli imprenditori Motterlini, titolari della G&G Costruzioni, impresa che aveva in essere rapporti contrattuali con Fenice in lavori di ristrutturazione di immobili a Pieve Emanuele, nel Milanese.