<p><strong><em>In tanti sono giunti da tutto il territorio nazionale e dall’estero per questo corso di Alta Formazione per diventare i primi Social Impact Manager in Italia</em></strong></p>



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<amp-youtube layout="responsive" width="500" height="281" data-videoid="JM9VH3mLoaM" title="La Fondazione Augurusa forma i primi Social Impact Manager in Italia"><a placeholder href="https://youtu.be/JM9VH3mLoaM"><img src="https://i.ytimg.com/vi/JM9VH3mLoaM/hqdefault.jpg" layout="fill" object-fit="cover" alt="La Fondazione Augurusa forma i primi Social Impact Manager in Italia"></a></amp-youtube>
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<p>A Filogaso un corso gratuito di Alta Formazione organizzato dalla Fondazione Augurusa che ha avuto il suo culmine nella giornata all’insegna della legalità, dell’educazione e della pace che ha visto riuniti nelle sale del Comune e nella Chiesa parrocchiale di Sant’Agata il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Camillo Falvo, il Segretario della Conferenza Episcopale Calabra Mons. Attilio Nostro e l’Arcivescovo metropolita di Catanzaro Squillace Mons. Claudio Maniago in un confronto con la cittadinanza e gli studenti della Fondazione Augurusa, giunti da tutto il territorio nazionale e dall’estero per diventare i primi Social Impact Manager in Italia. Tra i docenti d’eccezione anche Gabriele Carboni, che da anni lavora con l&#8217;americano Philip Kotler per tracciare la linea del marketing e del management dei prossimi 100 anni.</p>



<p> ;«Filogaso come Davos: piccolo e periferico, ma capace di accendere riflessioni globali. Qui nasce e si consolida la figura del Social Impact Manager, ponte tra imprese e comunità, custode del cambiamento e promotore di un futuro più equo e sostenibile».</p>



<p>Ha aperto la serie di interventi il Procuratore Falvo con i temi dell’etica e della legalità per lo sviluppo delle comunità e la diffusione dei valori di giustizia: «Penso che sia una attività fortemente meritoria, abbiamo bisogno di giovani impegnati nel diffondere un messaggio etico e di rispetto delle regole &#8211; ha dichiarato &#8211; Credo che questo sia solo l’inizio e mi auguro, e auguro alla Fondazione, che siano solo i primi mattoni di un grande edificio».</p>



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<p>Il Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea Mons. Mariano Crociata è intervenuto in video-collegamento per affrontare con gli studenti l’urgenza e la necessità di “Costruire una cultura della pace”. Mons. Crociata ha definito il percorso formativo della Fondazione Augurusa «originale e particolarmente urgente. Non è facile trovare istituzioni che si impegnano su questo fronte in maniera diretta. Coinvolgere giovani e proporre temi così importanti per la loro vita, per la loro attività futura e per la loro presenza nel sociale è un contenuto enorme dal punto di vista della formazione umana e della crescita della collettività».</p>



<p>Quindi, Sigrid Marz, Presidente dell’UNIAPAC (Unione Internazionale Imprenditori Cristiani) ha affermato: «Fare l’imprenditore per noi di UNIAPAC, dove iscritte non sono le imprese ma le persone, è una nobile vocazione orientata a produrre ricchezza e a migliorare il mondo per tutti mettendosi al servizio del bene comune. Come uomini abbiamo la possibilità di scegliere. E come imprenditori scegliamo di costruire un&#8217;economia più giusta a servizio dell’uomo».</p>



<p>Mons. Maniago ha espresso il suo plauso: «Mi ha colpito molto l’origine della Fondazione dalla disgrazia di un ragazzo che sognava davvero un futuro bello, importante, di pace. Su quel sogno si è realizzato qualcosa di importante come la Fondazione, che rende concreta questa sua idea. Sembra quasi che Antonio continui a sostenere il suo sogno e lo accompagni con la sua presenza rendendo ancora più fecondo questo impegno». Con queste parole Mons. Maniago ha riflettuto sulla figura del giovane Antonio, da cui la Fondazione eredita il nome e la missione «Antonio è un giovane che aveva grandi sogni, così grandi e importanti che continuano ancora ad alimentare le speranze di tanti giovani anche dopo la sua morte. Da questa morte è nata una grande esperienza di speranza».</p>



<p>Anche Mons. Nostro si è espresso con parole di lode: «La Fondazione Augurusa si è fatta avanti e si è fatta conoscere e questa è una grande dimostrazione di umiltà, di disponibilità, di coraggio e anche di sussidiarietà, perché con le loro professionalità e con il loro carisma si pongono al servizio non solo della Chiesa locale ma anche del territorio». Non sono mancate considerazioni anche sull’impronta di bene lasciata da Antonio: «La sua figura è molto interessante perché dimostra come nei bambini siano già presenti dei Grandi Uomini. Chiedere loro di dare un contributo è un&#8217;innovazione che la Fondazione Augurusa potrebbe portare come slogan in giro per l&#8217;Italia, perché i bambini hanno delle grandissime capacità che attendono soltanto di essere scoperte».</p>



<p>Affrontare temi globali considerando le ricadute locali nelle singole comunità e nei territori che abitano è stato il leit motiv di questa prima edizione formativa “Social Impact Manager&#8221; e la scelta di svolgerla in un contesto di periferia come Filogaso è stato certamente emblematico, come sottolineato da Francesco Augurusa, Presidente della Fondazione Augurusa: «Riscattare la tragedia di Antonio e trasformare il dolore della sua perdita in uno strumento per l’impegno sociale, questa è la mia missione come fratello e la missione della nostra Fondazione. Perciò continueremo a contribuire nella creazione di una cultura della Pace e nella direzione della Restituzione Generativa a livello territoriale e internazionale».</p>

La piccola Filogaso diventa la Davos dell’impatto sociale con il contributo della Fondazione Augurusa (VIDEO)
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da Maurizio

- Categories: costume e società
- Tags: Alta Formazionearcivescovo Catanzaro Squillaceattilio nostrocamillo falvoClaudio Maniagodavosfilogasofondazione augurusaNicotera e Tropeaprocuratoresocial impact managervescovo diocesi MiletoVibo Valentia
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