Il tribunale ha emesso una condanna in primo gradi a dieci anni e tre mesi, più pesante rispetto alle richieste del pubblico ministero
Una sentenza apparentemente esemplare quella che il tribunale di Reggio Calabria ha emesso nei confronti dell’ex medico oggi 84enne, accusato di aver compiuto atti sessuali su minori durante le lezioni di ginnastica artistica che teneva in una palestra reggina.
Dopo sei anni di processo è arrivata la condanna in primo grado a 10 anni e tre mesi di reclusione, tre mesi in più rispetto alle richieste dell’accusa, che evidenzia la gravità dei fatti e l’evidente squilibrio di potere tra l’imputato e le giovani vittime, affidate a lui per “educazione, vigilanza e custodia”.
L’uomo era stato arrestato nel 2019 con l’accusa di aver compiuto atti sessuali nei confronti di alcune bambine, tra cui una di appena dieci anni, con toccamenti, abbracci forzati, baci su guance e collo durante le ore di lezione, “comportamenti reiterati e ritenuti incompatibili con il ruolo educativo che ricopriva”.
L’uomo, sin da subito era stato sottoposto agli arresti domiciliari per impedirgli qualsiasi ulteriore contatto con l’ambiente sportivo e con minori, ora potrà ora fare ricorso in appello.