[adrotate group="4"]

Un’improvvisa slavina si sta abbattendo sul sindaco Enzo Romeo

giunta romeo 1

Quelli che sembravano essere solo dei distinguo che avevano portato alla costituzione di un nuovo gruppo consiliare nella stessa maggioranza, stanno assumendo i contorni di un dissenso

Un precipitare di eventi uno dietro l’altro stanno caratterizzando la giornata politica a Vibo Valentia. Tutto ruota intorno al sindaco Enzo Romeo, che è riuscito a farsi approvare il bilancio consultivo solo grazie alla presenza in aula di quella che resta l’opposizione di centrodestra, come già riferito nel precedente articolo.

L’effetto è quello di una slavina, una massa di questioni politiche che sta scivolando addosso al primo cittadino con frequenza incalzante.

Si parte con le dichiarazioni di Marcella Mellea, che orgogliosamente rifiuta quella poltrona di Presidente della IV Commissione che era stata costretta a cedere per pagare il fio di essere entrata a fare parte del nuovo gruppo die Democratici e Rifomisti abbandonando la creatura – Progetto Vibo – creata da quello che ancora era l’aspirante sindaco Enzo Romeo.

Si procede con il battibecco di quello che è il regista di certi sommovimenti, Nico Console, neodem di area alecciana, non gradito ai dem che hanno in mano il partito a Vibo Valentia, ma ormai trasferitosi dal centrodestra, sua terra d’origine, nel centrosinistra (certo, di ispirazione politica che potremmo definire moderato-democristiana e non certo postcomunista, ma, d’altronde i cari Letta Gentiloni Franceschini da quella cultura politica derivano), che Enzo Romeo invita, non troppo gentilmente, a tornarsene da dove politicamente è venuto. Al paventato appoggio esterno, si è dato corso con l’abbandono dell’aula al momento del voto sul bilancio consuntivo, assenza che è un chiaro messaggio politico.

A questo ha fatto seguito, l’intervento della capogruppo dei dei Democratici e Riformisti, Alessandra Grimaldi, che denuncia: “atteggiamenti di forte chiusura da parte di alcuni pezzi di maggioranza che pensano di governare le dinamiche politiche, non mediante l’utilizzo degli strumenti democratici del confronto e del rispetto reciproco, ma attraverso editti e liste di proscrizione che anziché favorire il dialogo non fanno altro che condizionarla al punto di farle alzare muri divisivi incomprensibili sul piano politico”. E chiude invitando il Sindaco a intervenire per limitare le azioni e le posizioni divisive che possono solo pregiudicare il percorso di crescita comune, che ci siamo prefissati all’inizio di questa esperienza insieme, e non può essere, secondo noi, compromesso da chi ci vorrebbe, con metodi autocratici, obbligatoriamente relegarci al ruolo di semplici comparse”.

Neanche il tempo di ragionare su questo invito, ecco arrivare un’altra presa di posizione di un’altra componente lo stesso gruppo consiliare, Dina Satriani, la quale annuncia al sindaco Romeo che: “Considerando la natura fiduciaria delle deleghe da Lei precedentemente affidatemi, e preso atto della richiesta di dimissioni pervenutami, tenendo conto dei mutati equilibri in seno al Consiglio Comunale, ritengo opportuno e necessario effettuare un convinto, responsabile, ed irrevocabile passo indietro. Da questo momento in poi, svolgerò a tempo pieno e con immutato spirito di servizio, le mie funzioni di Consigliere Comunale, convinta, come sono sempre stata, che l’onore e l’onere affidatomi dai cittadini non ha bisogno, quando fini a se stessi, di orpelli decorativi, o titoli da salotto”.

Quindi, promette: “Da questo momento sarò ancora più determinata nel contribuire a realizzare il nostro programma elettorale proposto ed accettato dai cittadini”.

La stoccata finale è un ulteriore, ennesimo atto d’accusa: “Ringrazio il Sindaco per la fiducia accordatami e fin da ora porgo un augurio di buon lavoro alla figura che mi sostituirà, con la speranza, per il bene della città, dei cittadini e di questa amministrazione, che le venga riconosciuta ed accordata quell’agibilità politica che più volte ho richiesto e che mi è stata sistematicamente negata”.

La slavina è in atto!

Exit mobile version