Sequestrato un camion che trasportava 24 mila litri di alcol etilico che era destinato in alcune località ubicate tra le province di Napoli e di Reggio Calabria
L’operazione portata avanti oggi dalla Guardia di Finanza di Treviso ci riporta indietro nel tempo quando in America c’era il proibizionismo e l’alcool di contrabbando era la norma.
Ebbene anche negli anni 2000 c’è ancora chi contrabbanda l’alcool, questa volta prodotto in Polonia, e diretto verso l’Italia dove sarebbe stato verosimilmente utilizzato per produrre illegalmente, all’interno di laboratori clandestini, bevande alcoliche come whisky, grappe, limoncelli, liquori, gin, vodka, evitando di pagare allo Stato l’IVA e le accise sugli alcolici.
Una prima operazione “SPECIAL ALCOLE” si era conclusa nel luglio 2024 quando i finanzieri del Gruppo Treviso denunciarono 20 persone e ne arrestarono 1, per traffico di superalcolici, sequestrando tre laboratori clandestini, scoperti tra le province di Foggia, Napoli e Caserta.
A febbraio, le Fiamme Gialle trevigiane hanno fermato, al casello autostradale di “Venezia Est”, un camion che trasportava 24 mila litri di alcol etilico che era destinato in alcune località ubicate tra le province di Napoli e Reggio Calabria ed era accompagnato da falsa documentazione che lo descriveva come liquido disinfettante, un espediente che sarebbe dovuto servire per eludere i controlli delle pattuglie su strada, deputate alla verifica della natura e delle tipologie delle merci che fanno ingresso nel territorio nazionale.
Le indagini, però non si sono limitate a quell’episodi e sono proseguite fino ad oggi con lo scopo di disarticolare l’intera filiera illecita ed il canale di contrabbando, eseguendo quattro perquisizioni tra le province di Frosinone, Napoli e Caserta presso i domicili e le ditte di alcuni soggetti italiani risultati coinvolti nel traffico illecito.
Ma non solo, è stata anche avviata un’accurata attività investigativa, basata sull’analisi di tabulati telefonici e sulle informazioni presenti nella banca dati V.I.E.S. (Vat Information Exchange System) che ha permesso di accertare come i contrabbandieri, prima del carico sequestrato in provincia di Treviso, avevano introdotto, secondo le medesime modalità, altri 96.000 litri di alcol etilico, sempre prelevato in Polonia, camuffato come igienizzante e trasportato ricorrendo a falsi documenti che attestavano l’acquisto dell’alcol da parte di un’azienda con sede in provincia di Caserta, che commerciava prodotti ortofrutticoli.
In tutto sono stati sequestrati 120 mila litri di alcol etilico di contrabbando che avrebbero fatto evadere un’IVA pari a 1,4 milioni di euro, denunciati due responsabili e sequestrato un autoarticolato.