Un incontro a Pizzo tra gli organizzatori del comitato “Difendiamo il mare”, l’amministrazione comunale, la Regione e molti imprenditori del territorio
In passato veniva chiamato “Sinus Vibonensis”, negli anni ha preso anche il nome di “Costa Bella”, da alcuni decenni, invece è la “Costa degli Dei” perché secondo alcuni miti collegati alla polis greca di Hipponion, l’odierna Vibo Valentia, anticamente avevano dimora gli dei che la scelsero per la sua bellezza paesaggistica, dove si alternano lunghe spiagge bianche e rocce frastagliate che creano piccole calette raggiungibili solo a piedi o in barca.
Ma oggi gli Dei l’avrebbero ancora scelta per la bellezza delle sue spiagge o le acque limpide del suo mare, secondo i componenti del comitato “Difendiamo il mare”, probabilmente no, e così hanno organizzato un incontro per fare il punto sull’allarmante stato di salute del mare lungo la costa pizzitana e sulle gravi ripercussioni che questo fenomeno produce tragicamente sull’economia locale, in particolare nel settore turistico e balneare.