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Due nuovi nomi per le strade di Lamezia Terme

Questa mattina lòe intitolazioni a Simonetta Lamberti, vittima innocente della criminalità organizzata, e a Francesco Antonio Stella, Ingegnere e Comandante dei Vigili del Fuoco

I nomi dati alle strade o alle piazza non servono solo per raggiungere in sicurezza un luogo potendolo distinguere rispetto ad un altro, facilitando la navigazione all’interno delle città e dei paesi, dando punti di riferimento, i nomi alle strade cittadine hanno anche una funzione culturale, tramandando la memoria di persone o eventi significativi, e creando un senso di identità locale.

Poi ci sono anche gli odonimi, come “vicolo freddo” che sono il risultato di sovrapposizioni, frutto di influenze di tipo storico-ideologico, quali l’avvicendarsi di dominazioni, di mutamenti di carattere socioeconomico e di mode. Gli odonimi, dunque, al pari di tutti gli altri nomi propri, sono strumenti che permettono di leggere e interpretare la realtà, la società che li ha visti nascere.

Spesso, non ricordiamo neanche il perché è stato dato quel nome a quella piazza o quella via, non sappiamo quale merito abbia fatto scattare negli amministratori l’idea di utilizzare quel toponimo proprio per quel luogo, a Lamezia Terme invece, l’amministrazione, nel dare il nome a due nuovi luoghi, ha anche spiegato il perché.

Questa mattina le due distinte cerimonie di intitolazione: la prima si terrà nella traversa di Via Senatore Arturo Perugini, situata dietro l’autosalone Pino Salvatore, che sarà intitolata a Simonetta Lamberti, vittima innocente della criminalità organizzata, figlia del magistrato Alfonso Lamberti, che perse la vita a soli 11 anni il 29 maggio 1982 mentre stava tornando a casa, a Cava de’ Tirreni, dopo aver trascorso alcune ore in spiaggia. Sulla via del ritorno, a poche centinaia di metri dall’ingresso di Cava de’ Tirreni, la vettura del magistrato, impegnato nel contrasto ai sequestri di persona e nella lotta contro la camorra, fu affiancata da un altro veicolo da cui furono esplosi numerosi colpi di arma da fuoco che colpirono il padre in modo non grave, mentre Simonetta, addormentata sul sedile posteriore, fu colpita alla testa, morendo quasi istantaneamente.

Simonetta con il papa Alfonso Lamberti

La sua tragica scomparsa è divenuta simbolo della lotta contro la violenza mafiosa e della necessità di proteggere i più vulnerabili. Intitolare una strada a Simonetta rappresenta un atto di memoria e di impegno civile, affinché il suo sacrificio non venga dimenticato.

La seconda cerimonia di intitolazione, invece, si terrà presso l’area API, dove sarà intitolato uno spazio al sambiatese Francesco Antonio Stella (25 maggio 1909 – 13 settembre 2006). Ingegnere e Comandante dei Vigili del Fuoco, Stella ha ricoperto il ruolo di Ispettore Generale dei Vigili del Fuoco della Regione Toscana. La sua carriera è stata caratterizzata da dedizione e competenza, contribuendo significativamente allo sviluppo e alla professionalizzazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il suo spirito forte e il suo impegno hanno lasciato un segno positivo nella Protezione Civile italiana.

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