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Tre persone arrestate per furto aggravato e condannate con giudizio direttissimo

2025.5.13 Arr. per furto inerti fiume Nica Gr. CC For. KR 2

&NewLine;<p><strong><em>Sono stati sorpresi dai carabinieri forestali nell’alveo del fiume nica’ mentre prelevavano materiale inerte e reinterravano calcinacci e laterizi<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La Calabria è una regione ad altissimo rischio idrogeologico&comma; dove basta poco affinché un piccolo danno su un costone&comma; ad una fiumara&comma; o un torrente possano trasformarsi in vere e proprie tragedie con danni ambientali incalcolabili&comma; per questo esiste la campagna denominata &OpenCurlyDoubleQuote;Fiume sicuro 2025”&comma; pianificata dal Comando Carabinieri per la Tutela Forestale e dei Parchi&comma; che si inserisce nel programma di contrasto ai fenomeni di dissesto idrogeologico sul territorio italiano&comma; caratterizzato da una tormentata orografia e da sedimenti geologicamente instabili che lo predispongono&period; La destabilizzazione delle condizioni naturali di molti torrenti e aste fluviali&comma; dovuta spesso a condotte illecite&comma; ha contribuito alla alterazione dei fenomeni naturali di erosione e sedimentazione collegati&comma; che hanno portato negli ultimi anni alla perdita di ingenti risorse economiche nonché&comma; in occasione di eventi di maggiore intensità&comma; di numerose vite umane&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Durante uno di questi controlli i Carabinieri del Nucleo Forestale di Cirò hanno sorpreso tre persone mentre eseguivano lavori di estrazione abusiva con mezzi meccanici di materiale inerte dall’alveo del fiume Nicà&comma; tra le province di Crotone e Cosenza e precisamente a ridosso del confine tra i comuni di Crucoli e Terravecchia&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I militari dell’arma hanno notato la presenza di mezzi meccanici fermi sulla sponda del fiume dove erano anche evidenti i segni di un cantiere di movimento terra e&comma; insospettiti da quanto trovato&comma; si sono appostati a poca distanza per scoprire cosa stesse accadendo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non è passato molto tempo&comma; quando sono giunte sul posto tre persone che&comma; ignare di essere osservate&comma; hanno ripreso ad eseguire il prelievo di massa inerte dal greto del fiume con l’ausilio dei mezzi meccanici&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>A quel punto sono intervenuti per chiedere delucidazioni e controllare sia i documenti personali sia quelli che avrebbero potuto autorizzare gli operai a operare in quel luogo&comma; ma loro non sono stati in grado di esibire questi ultimi e per questo sono stati tratti in arresto per furto aggravato in flagranza ai danni dello Stato&comma; trattandosi di sottrazione abusiva di beni demaniali destinati alla pubblica utilità&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E come se non bastasse&comma; dai controlli è emerso inoltre che gli operai erano intenti a livellare la buca scavata&comma; riempiendola con terre da scavo frammiste ad altri rifiuti provenienti da attività di demolizione&comma; come laterizi e calcinacci&comma; calcestruzzo&comma; traversine ferroviarie&comma; e altro materiale&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;05&sol;2025&period;5&period;13-Arr&period;-per-furto-inerti-fiume-Nica-Gr&period;-CC-For&period;-KR-1-1024x624&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-33993"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Al termine di tutte queste verifiche è anche scattato il sequestro dei veicoli utilizzati&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I tre uomini&comma; G&period;M&period;&comma; trentacinquenne di Crosia&comma; V&period;F&period;&comma; cinquantunenne&comma; e A&period;G&period;&comma; cinquantottenne&comma; entrambi di Cariati&comma; sono stati processati per direttissima&comma; riconosciuti colpevoli sono stati condannati a pene tra i 6 e gli 8 mesi&comma; tutte patteggiate e sospese&comma; oltre che ad una multa&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Oltre ai tre operai è stato anche deferito il titolare della ditta crotonese&comma; di cui gli stessi risultano dipendenti&comma; che gestisce un impianto di recupero inerti non lontano dalla zona dello scavo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tutti dovranno difendersi anche dalle accuse di invasione di terreni demaniali in area vincolata&comma; gestione illecita di rifiuti nell’esercizio di attività d’impresa&comma; deterioramento di beni paesaggistici&comma; modifica dello stato dei luoghi ed ulteriori profili di responsabilità in campo ambientale in fase di verifica&period;<&sol;p>&NewLine;

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