Erano stati alterati tramite doppie schede e controllati a distanza da sistemi non rilevabili, che impedivano qualsiasi possibilità di vincita per l’utente-giocatore
La ludopatia, che consiste in una dipendenza comportamentale caratterizzata dall’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo, nonostante le conseguenze negative, problema che può compromettere la vita finanziaria, le relazioni personali e la salute mentale, ha registrato nella provincia di Cosenza dei picchi mai rilevati fino ad ora, tanto che il SERT, il Servizio per le Tossicodipendenze”, che fornisce assistenza a chi ha problemi con droghe, alcol, tabacco o altri comportamenti di dipendenza, ha reso noti i dati inerenti al 2024 dove si evince che il numero delle persone coinvolte, ad esempio nella città capoluogo, è addirittura raddoppiato rispetto all’anno precedente.
Conseguenza di tutto ciò un aumento dei controlli da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei carabinieri del comando provinciale della città Bruzia in diverse aree del Cosentino, in particolare nelle sale giochi, bar e locali pubblici tra Cosenza, Rende, Luzzi, Acri, Corigliano Rossano, Rogliano, Montalto, Scalea e Praia.
In molti di questi esercizi sono stati trovati videopoker e slot machine che erano stati alterati tramite doppie schede e controllati a distanza da sistemi non rilevabili, che impedivano qualsiasi possibilità di vincita per l’utente-giocatore, e per questo sono stati sequestrati.
Ora toccherà alla magistratura avviare le indagini per scoprire come e chi gestiva questa rete di gioco illegale che sottrae denaro ai cittadini e allo Stato in quanto su queste transazioni non sono state pagate le imposte.