L’intervento del delegato provinciale SMI Confsal Vibo Valentia, Alessia Piperno, che rivolge un accorato appello: “”Primario, ritorni, resista”
Sul caso del primario di ginecologia dell’ospedale di Vibo Valentia, Vincenzo Mangialavori, che si è dimesso dopo varie segnalazioni “inascoltate”, interviene Alessia Piperno, delegato provinciale SMI Confsal di Vibo Valentia, la quale, partendo dal presupposto che “La verità si costruisce solo con il confronto, altrimenti si cade nell’oblio della rassegnazione ed a quel punto ci sarebbe da chiedersi se per apatia o convenienza”, dà atto che: “Evidentemente a questa convenienza il collega non ha voluto piegarsi”.
Da qui, l’invito: “La sua voce oggi non può e non deve restare inascoltata, il suo urlo dovrebbe essere piuttosto abbracciato da tutti i colleghi vibonesi. Non è più tempo di lamentele a denti stretti e di diritti sussurrati, questo è il momento di alzarci tutti e tutti insieme abbracciare le parole del primario dott. Vincenzo Mangialavori facendole diventare un unico coro”.
A lui, come Sindacato Medici Italiani, rivolgiamo il nostro pieno sostegno – afferma Alessia Piperno – Qualsiasi siano le motivazioni siamo certi che la decisione non sia stata presa a cuor leggero”.
Quindi, Piperno si rivolge direttamente a Mangialavori: “Personalmente, come collega e donna vibonese, le chiedo, primario, di rivalutare la sua posizione. Anche in questo caso saranno le donne vibonesi a pagare l’amaro conto di un professionista in meno e di un reparto senza guida. Abbiamo bisogno di lei, della sua professionalità e competenza. La strada non sarà semplice e lo si capisce bene anche dalle sue importanti parole, ma noi ci siamo”.
La conclusione, è un appello accorato: “Primario, ritorni, resista”.