Il Direttore dell’Ente regionale evidenzia come siano ormai oltre 7 milioni all’anno i visitatori che vanno alla ricerca di luoghi indirizzati alla sostenibilità ambientale
“Ormai è un dato incontestabile: il turismo balneare che alle nostre latitudini si concentra in un mese e mezzo, da solo non basta. Non solo, esso può generare impatti forti ed in molti casi negativi. Dalla gestione dei rifiuti e della depurazione alla congestione del traffico fino dalla qualità dei servizi all’ospite: l’overtourism richiede un’analisi ormai improrogabile sul medio e lungo termine e sul governo sui territori, disegnando dal basso e insieme nuovi scenari ed altri modelli di sviluppo questa volta eco-sostenibili e fonti di reddito per le comunità locali. In questa ottica, la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) di Europarc, adottata da 400 aree protette in tutta Europa, resta uno strumento di governance che punta intanto ad un target di visitatori, ogni anno una media di 7,3 milioni, che hanno a cuore la sostenibilità ambientale, ma anche sociale ed economica dei territori che scelgono di visitare”.
È quanto ha sottolineato Raffaele Greco, Direttore generale dell’Ente per i Parchi Marini Regionali della Calabria intervenendo al talk dal titolo Territorio e tutela della biodiversità: la CETS per una governance e un turismo etico in Calabria, promosso nell’ambito della Settimana del Mare, a Diamante.
Il Direttore ha colto, inoltre, l’occasione per annunciare l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione dei 16 campi di ormeggio che saranno realizzati, con lo scopo di salvaguardare la posidonia in tutta la Calabria e quindi di rendere fruibile lo straordinario patrimonio di biodiversità: “I lavori – ha chiarito – saranno consegnati in questi giorni”.



Raffaele Greco ha quindi ribadito stima ed apprezzamento per il lavoro messo in campo dal Presidente Roberto Occhiuto per aver posto la parola fine al commissariamento (iniziato nel 2016) di un Ente (quello appunto dei Parchi Marini) che, nato nel 2013 passa oggi finalmente ad una gestione ordinaria: “Con il Presidente – ha scandito – condividiamo la visione dei parchi marini, delle aree protette e delle risorse naturali di questa regione, asset importante della nostra offerta turistica.
Il Direttore dei Parchi Marini ha voluto sottolineare anche l’importanza ed il ruolo del mondo dell’associazionismo che, insieme alle agenzie educative, contribuiscono a sensibilizzare le nuove classi dirigenti, orientandole “al governo responsabile della bellezza competitiva dei nostri patrimoni identitari e distintivi”.
Approfondendo il tema della Carta europea per il turismo sostenibile, Greco, che a margine dell’incontro ha visitato anche l’Acquario Multimediale di Diamante, si è soffermato, in particolare sul target di riferimento di questo importante strumento, i cosiddetti turisti responsabili che rappresentano una fetta sempre più importante che provengono soprattutto dai Paesi del nord Europa e del Nord Italia, del Giappone, degli Stati Uniti e sul percorso da fare per arrivare all’ottenimento di questo riconoscimento.


La Carta, infatti, viene realizzata a partire da un’indagine conoscitiva, per individuare principalmente i punti di forza e valorizzare i territori. Il percorso è utile anche per responsabilizzare tutti gli attori sull’importanza e sulla convenienza del turismo e la certificazione viene assegnata prima all’Ente, nella seconda fase sarà data agli operatori turistici e, quindi, ai tour operator.

Nei prossimi giorni, l’Ente per i Parchi Marini regionali promuoverà il terzo dei sei Forum previsti per consolidare il percorso verso l’adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) di Europarc. Si tratta di un nuovo momento operativo e di confronto intorno all’identificazione del piano delle azioni.
Garantire, a tutti i visitatori, un’accessibilità sicura, servizi di qualità e esperienze peculiari dell’area protetta; comunicare l’area in modo efficace al visitatore; garantire la coesione sociale: saranno questi, in particolare, i temi chiave al centro del nuovo incontro che fa seguito a quelli che si sono tenuti nella Cittadella regionale e nella sede dell’Ente dei Parchi, a Vibo Valentia.