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Ponte sullo Stretto, dopo l’intervento di Mattarella si chiede chiarezza su un “percorso ostinato e forzato”

ponte stretto di messina

&NewLine;<p><strong><em>Nota stampa dei presidenti dei Consigli comunali di Catanzaro&comma; Gianmichele Bosco&comma; di Reggio Calabria&comma; Vincenzo Marra&comma; di Cosenza&comma; Giuseppe Mazzuca&comma; di Vibo Valentia&comma; Antonio Iannello<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>&&num;8220&semi;È notizia recente che&comma; su richiesta del Presidente della Repubblica Mattarella&comma; nel decreto infrastrutture licenziato dal Consiglio dei ministri lunedì scorso è stato cancellato l’articolo che prevedeva di accentrare la competenza dei controlli antimafia per il ponte sullo Stretto a una struttura presso il Ministero dell’Interno&&num;8221&semi;&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ad affermarlo&comma; attraverso una nota stampa congiunta sono i presidenti dei Consigli comunali di Catanzaro&comma; Gianmichele Bosco&comma; di Reggio Calabria&comma; Vincenzo Marra&comma; di Cosenza&comma; Giuseppe Mazzuca&comma; di Vibo Valentia&comma; Antonio Iannello&comma; che aggiungono&colon; &&num;8220&semi;La prescrizione del Quirinale la dice lunga sul tentativo portato avanti dai ministri espressione della Lega&comma; Salvini e Piantedosi&comma; di detenere il completo presidio su un’opera che continua a manifestarsi divisiva e che non tiene conto delle posizioni dei territori&period; Lo stesso presidente Mattarella ha bocciato la disposizione&comma; inizialmente prevista&comma; che avrebbe dato pieni poteri ad una struttura di emanazione ministeriale&comma; ritenendola inappropriata in quanto si tratta di una prassi adottata solitamente in casi di emergenza o di urgenza&&num;8221&semi;&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>&&num;8220&semi;Dopo questi rilievi il testo &&num;8211&semi; viene&comma; quindi&comma; specificato &&num;8211&semi; approderà comunque in Parlamento per la conversione&comma; ma il percorso che sta accompagnando la genesi del Ponte sullo Stretto continua ad essere tutt’altro che lineare&comma; pieno di forzature e brusche accelerazioni anche sul fronte delle autorizzazioni&period; Crediamo fortemente che&comma; in questa vicenda&comma; non si possa far prevalere un ostinato disegno politico&comma; tutto interno alla Lega&comma; di imporre dall’alto la realizzazione di un’infrastruttura su cui si vogliono investire milioni e milioni&comma; a dispetto di altri lavori che la stragrande maggioranza dei calabresi considera più prioritari e meno invasivi&period; Eppure&comma; risulta che il Ministero dei Trasporti ha tagliato 8 milioni di euro – sui 25 originari &&num;8211&semi; destinati alla Calabria per la messa in sicurezza e manutenzione straordinaria delle strade&&num;8221&semi;&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>&&num;8220&semi;È per questo che &&num;8211&semi; concludono i presidenti dei Consigli comunali di Catanzaro&comma; Reggio Calabria&comma; Cosenza e Vibo Valentia &&num;8211&semi; nell’ambito del percorso di discussione unitaria intrapreso negli ultimi mesi su temi che toccano da vicino le nostre comunità&comma; anche sulla vicenda Ponte sullo Stretto intendiamo esprimere una voce corale di mobilitazione e discussione che vede i consigli comunali dei capoluoghi sostenere posizioni di contrarietà&period; I molteplici risvolti che un’opera del genere produrrebbe per tutta la Regione ci inducono ad agire d’insieme&comma; nel chiedere chiarezza sull’impatto che il Ponte rischia di avere sul fronte ambientale&comma; della sostenibilità e della rimodulazione di risorse destinate al Sud”&period;<&sol;p>&NewLine;

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