<p><strong><em>I reati si sarebbero consumanti nei laboratori dell&#8217;Università Magna Graecia di Catanzaro. Hanno ricevuto la notifica della chiusura delle indagini preliminari anche l&#8217;ex rettore e dirigenti sanitari</em></strong></p>



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<p>Le associazioni LNDC Animal Protection e Vita da Cani hanno comunicato di aver ricevuto notifica della chiusura delle indagini preliminari da parte della Procura della Repubblica di Catanzaro riguardanti 32 soggetti coinvolti nell&#8217;inchiesta su gravi episodi di maltrattamento, uccisione e gestione illecita di animali nei laboratori dell&#8217;Università Magna Graecia di Catanzaro</p>



<p>Tra gli indagati figurano personaggi di alto profilo, tra cui l&#8217;ex rettore, docenti universitari e dirigenti dell&#8217;Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Catanzaro. Le accuse comprendono associazione per delinquere, corruzione, falso, truffa aggravata ai danni dello Stato, maltrattamento e uccisione di animali. </p>



<p>Secondo quanto emerso dalle indagini, nei laboratori dell&#8217;ateneo si sarebbero verificati episodi di sevizie su cavie da laboratorio, tra cui topi e ratti, uccisi senza anestesia, spesso decapitati. Le ispezioni dell&#8217;ASP sarebbero state pilotate per ottenere l&#8217;attestazione di regolarità delle ricerche ed evitare la revoca di finanziamenti ministeriali. ;</p>



<p>LNDC Animal Protection e Vita da Cani, parti offese nel procedimento, esprimono profonda indignazione per quanto emerso e confermano la propria fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine che hanno condotto le indagini con scrupolo e determinazione.</p>



<p>“Questa chiusura delle indagini rappresenta un passo fondamentale verso l’accertamento della verità e il riconoscimento della giustizia per gli animali coinvolti” dichiarano congiuntamente LNDC Animal Protection e Vita da Cani: “Il nostro impegno proseguirà senza sosta fino a quando ogni responsabilità non sarà chiarita e ogni colpevole chiamato a rispondere delle proprie azioni davanti alla legge”.</p>



<p>Le associazioni ribadiscono la necessità di un cambio culturale e normativo, affinché abusi e maltrattamenti non restino impuniti e non si verifichino più, soprattutto da parte di chi dovrebbe tutelare e proteggere gli animali. Soprattutto, ribadiscono quanto sia ormai fondamentale – nel terzo millennio – abbandonare pratiche come la vivisezione e investire maggiormente su metodi alternativi e sostitutivi, che sempre più scienziati considerano anche più affidabili oltre che maggiormente sostenibili dal punto di vista etico.</p>

Caso Università di Catanzaro: chiusura indagini per 32 indagati di maltrattamento, uccisione e gestione illecita di animali
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da redazione

- Categories: cronaca
- Tags: animaliillecitiindaginiLNDCmaltrattamentiUniversità Magna Graecia
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