Personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza sospendono due attività
In vista della stagione estiva dove è più facile che le imprese utilizzino per i lavori stagionali, prestatori d’opera in nero, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza ha avviato una serie di controlli sia nel settore di pubblici esercizi che in quello dell’edilizia.
Durante una di queste ispezioni finalizzate al contrasto al lavoro irregolare, e a garantire il rispetto delle norme in materia di sicurezza e la tutela dei lavoratori, e, quindi, ristabilire condizioni eque nel mercato del lavoro locale, gli ispettori hanno scoperto gravi irregolarità in un ristorante della costa tirrenica, dove sono stati trovati quattro lavoratori completamente “in nero”, tre dei quali extracomunitari senza permesso di soggiorno.
Immediato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, accompagnato da una sanzione aggiuntiva pari a 2.500 euro. Alla società sono state contestate diverse violazioni: oltre al lavoro sommerso, anche l’occupazione irregolare di manodopera straniera priva dei requisiti di soggiorno, con aggravante. La maxi-sanzione complessiva elevata ammonta a circa 18.000 euro.
Situazione analoga in un cantiere edile, dove su cinque operai uno risultava irregolare. Anche in questo caso è scattata la sospensione dell’attività per utilizzo di manodopera in nero, con l’applicazione della sanzione aggiuntiva di 2.500 euro e una maxi-sanzione da 3.900 euro.