«Bisogna rimediare a una mala gestio decennale e non abbiamo la bacchetta magica», ha ammesso il commissario
La Conferenza dei sindaci – organo di raccordo tra Asp ed Enti locali – finalmente lontana dalle polemiche, ha affrontato problemi reali e di programmazione partendo dall’analisi del report sulla sanità che, nelle scorse settimane, era stato elaborato e sottoscritto da 18 sindaci, ai quali si è poi aggiunto anche il primo cittadino di Limbadi, Pantaleone Mercuri.
Dal rapporto, illustrato dal sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, è emerso il dato allarmante relativo alla ripartizione delle risorse tra le Aziende sanitarie, da dove si evince che l’Asp di Vibo Valentia sarebbe stata privata nel corso degli anni di circa 32 milioni di euro, con la conseguenza di una serie di problemi, molti dei quali divenuti emergenze e criticità: carenza di personale insufficienza di posti letto, rapporti carenti tra dirigenti amministrativi e dirigenti medici.
Presente alla seduta coordinata dal presidente, Fortunato Giordano, il presidente della terna commissariale dell’Asp di Vibo Valentia, Vittorio Piscitelli, che ha esordito ammettendo: «Bisogna rimediare a una mala gestio decennale e non abbiamo la bacchetta magica».
In merito alla contrazione all’Asp delle risorse da parte della Regione, Piscitelli ha spiegato che è il risultato delle carenze nella medicina territoriale, per la quale l’Azienda negli anni ha ricevuto risorse che poi non ha speso: «Stiamo cercando – ha assicurato il commissario – di invertire la rotta, chiarendo il quadro effettivo per ottenere maggiori risorse. Abbiamo presentato recentemente un piano di sviluppo alla Regione, con dati dettagliati sul personale, affinché si faccia effettivamente luce sul fabbisogno. Abbiamo presentato anche tutto ciò che intendiamo programmare per la sanità territoriale, sia per assicurare un’adeguata assistenza ai cittadini, sia per dare sollievo ai Pronto soccorso».
A proposito, poi, dei posti letto, che per il Vibonese sono 284 in base al Decreto del commissario ad acta, solo 206 sono attivi e proprio a causa della mancanza di risorse.
Prima di concludere il suo intervento, Piscitelli ha fatto riferimento al caso Martina Piserà, la giovane incinta deceduta nelle scorse settimane all’ospedale Jazzolino, con il bambino che portava in grembo, ed ha confermato che la commissione nominata dall’Asp che sta svolgendo le indagini interne avrà bisogno di una proroga, per cui andrà avanti oltre il 30 maggio.
Per quanto riguarda, invece, il rapporto illustrato da Romeo, il documento non è stato approvato perché alcuni sindaci hanno chiesto di poter integrare il testo. Quindi, è stato deciso un rinvio, ma con tempi scanzionati: entro 10 giorni dovranno essere presentate le integrazioni, poi, tra 15 giorni, la Conferenza si riunirà di nuovo.