Inviato di guerra per la Rai, Enzo Arceri si è diplomato nello storico Liceo Classico Michele Morelli e qui è ritornato per ricevere il riconoscimento
Quanto sta accadendo nel mondo in questo periodo, con scenari terribili di morte e devastazione ha fatto capire ancora di più l’importanza del cosiddetto inviato di guerra, una figura a suo modo mitica del giornalismo, che pareva relegata e che invece, dinanzi alla drammatica attualità, giornali e tv hanno rimesso al centro delle notizie principali valorizzando così il racconto dei reporter di guerra.
Ma… Cos’è e cosa fa un reporter di guerra?

È un giornalista che deve provare a raccontare il più possibile e nella maniera più approfondita possibile quello che accade in un teatro di guerra: è un giornalista che ha un punto di osservazione molto vicino a eventi pericolosi e deve saper gestire quei momenti, quelle ore, quei giorni per raccontare, a chi è distante, seduto in poltrona, quello che non può per sua fortuna vedere e sentire direttamente e che altrimenti non potrebbe conoscere in tutta la sua drammaticità. E un giornalista, una volta giunto in un luogo di conflitto, deve imparare a conoscere rapidamente il territorio e capire come muoversi in una situazione di così forte emergenza.
Tra i tanti inviati di guerra, c’è anche Enzo Arceri, giornalista nato e cresciuto a Vibo Valentia, diplomatosi nel Liceo Classico Michele Morelli ed oggi inviato Rai proprio in queste zone del pianeta.


Grazie a Radici per il Futuro, l’associazione degli ex allievi del liceo Michele Morelli di Vibo Valentia, Enzo Arceri è tornato nella sua scuola, tra quei corridoi e quelle aule che lo hanno visto giovane studente, e da dove ha spiccato il volo verso questi straordinari traguardi. A lui, che questo Liceo ha frequentato, l’associazione, come ha spiegato la Presidente Rosellina Nardo, ha conferito il Premio Eccellenza, riconoscimento che il sodalizio ogni anno assegna ad uno dei tanti ex allievi di questa storica scuola che si distinguono nella propria vita professionale.
È stato un momento di sentita emozione, con il preside Raffaele Suppa a fare gli onori di casa, ed il presidente onorario dell’associazione Elio Costa affiancarsi a suggello dei momenti più significativi con la consegna del Premio. Un momento vissuto intensamente, anche grazie alla colonna sonora offerta da un breve concerto del chitarrista, M° Enrico Damiano Vallone.





Altro momento importante, la consegna dell’annuale borsa di studio che ogni anno Radici per il Futuro assegna ad uno tra gli studenti più meritevoli e che quest’anno è stata conferita a Miriam Occhiato della classe VB.




Da anni ormai Radici per il futuro ha imboccato la strada di individuare ed indicare alle nuove generazioni modelli di riferimento concreti, scelti attraverso una attenta ricerca tra gli ex studenti del prestigioso e antico Liceo Classico Morelli che si sono distinti nello svolgimento della propria professione, attraverso questo premio che rende loro merito per i traguardi raggiunti e conversando con loro offre ai giovani studenti concreti esempi a cui ispirarsi nonché spunti di riflessione per scelte future.
E quest’anno è toccato al giornalista Rai Enzo Arceri, inviato di guerra.