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Gli alunni della De Amicis premiati a Palazzo Campanella: primo posto al concorso “RaccontiAmo la Calabria”

2025 05 29 at 18.02.50

&NewLine;<p><strong><em>Gli alunni i vincitori hanno pure avuto il privilegio di partecipare al Salone Internazionale del Libro&comma; ospiti dello stand Calabria<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>A presso palazzo Campanella&comma; sede del Consiglio Regionale della Calabria&comma; gli alunni del Convitto Filangieri &&num;8211&semi;  Scuola Primaria &OpenCurlyDoubleQuote;De Amicis”di Vibo Valentia -Davide Santacroce&comma; Rosalba Surace e Giada Serra &&num;8211&semi; hanno ricevuto il riconoscimento per aver conquistato il primo posto nella decima edizione del concorso &OpenCurlyDoubleQuote;Ragazzi in Aula&colon; RaccontiAmo la Calabria”&comma; dedicato alla memoria di Fabiana Luzzi giovane vittima di femminicidio e promosso dal Consiglio regionale in collaborazione con il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza&comma; l’Ufficio Scolastico Regionale e il Coordinamento delle Consulte Studentesche della Calabria&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La cerimonia di premiazione si è tenuta alla presenza delle massime autorità regionali e scolastiche&comma; preceduta da un prestigiosissimo prologo&colon; i vincitori&comma; infatti&comma; hanno avuto il privilegio di partecipare – dal 14 al 16 maggio scorsi – al Salone Internazionale del Libro ospiti della impeccabile struttura organizzativa e gestionale del Consiglio regionale&period; In quella prestigiosa occasione hanno avuto l’opportunità di presentare i propri lavori all’interno del Padiglione Calabria del Salone&period; Un’esperienza intensa e formativa&comma; durante la quale i piccoli protagonisti – accompagnati dall’insegnante Marianna Garrì e da Alberto capria&comma; dirigente scolastico – hanno vissuto momenti  di significativa crescita personale e culturale&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;05&sol;WhatsApp-Image-2025-05-29-at-18&period;02&period;50-1024x956&period;jpeg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-35424"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La partecipazione al concorso&comma; strutturata all’interno della normale attività didattica sotto la guida della docente referente Mariella Marcello ha previsto la lettura e l’analisi di brani tratti dal libro <em>Terra inquieta<&sol;em> di Vito Teti&comma; nonché la riflessione sul tema dell’emigrazione calabrese riscoprendo&comma; attraverso la letteratura&comma; i luoghi e la storia della propria terra&period; Dallo studio e dal confronto è nato un elaborato artistico dal forte impatto simbolico&colon; un disegno coloratissimo che raffigura un uomo appena sbarcato in America da un bastimento che sulle spalle porta uno zaino a forma di Calabria&period; Un’immagine intensa&comma; che parla di radici&comma; identità&comma; sofferenza e speranza&period; Lo sguardo basso dell’uomo riflette la tristezza della partenza forzata&comma; ma lo zaino grande&comma; verde&comma; ben visibile rappresenta tutto ciò che non si vuole dimenticare&colon; la lingua&comma; gli affetti&comma; la cultura&comma; i ricordi&comma; i luoghi&period; In quel bagaglio simbolico&comma; l’uomo porta con sé la propria terra e con essa la speranza di poter un giorno fare ritorno&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I giovani studenti hanno saputo cogliere e restituire con grande sensibilità il messaggio profondo&colon; partire non è solo un atto fisico&comma; ma un’esperienza dell’anima&period; Un insegnamento prezioso&comma; che resterà con loro molto oltre i confini del concorso e dell’attività scolastica&semi; del resto la scuola serve per la vita non per la stessa scuola&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per Davide&comma; Rosalba e Giada&comma; questa esperienza non si è conclusa con l’assegnazione di un premio&comma; ma con un nuovo sguardo sulla propria identità e sul legame con le proprie radici&semi; un ricordo indelebile che li accompagnerà nel loro cammino di crescita all’interno di una comunità educante&comma; quella del Convitto Filangieri&sol;I&period;C&period; Terzo circolo – De Amicis&comma; che da tempo disegna orizzonti di senso ampi per i suoi preziosi allievi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><&sol;p>&NewLine;

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