Gli alunni i vincitori hanno pure avuto il privilegio di partecipare al Salone Internazionale del Libro, ospiti dello stand Calabria
A presso palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria, gli alunni del Convitto Filangieri – Scuola Primaria “De Amicis”di Vibo Valentia -Davide Santacroce, Rosalba Surace e Giada Serra – hanno ricevuto il riconoscimento per aver conquistato il primo posto nella decima edizione del concorso “Ragazzi in Aula: RaccontiAmo la Calabria”, dedicato alla memoria di Fabiana Luzzi giovane vittima di femminicidio e promosso dal Consiglio regionale in collaborazione con il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, l’Ufficio Scolastico Regionale e il Coordinamento delle Consulte Studentesche della Calabria.
La cerimonia di premiazione si è tenuta alla presenza delle massime autorità regionali e scolastiche, preceduta da un prestigiosissimo prologo: i vincitori, infatti, hanno avuto il privilegio di partecipare – dal 14 al 16 maggio scorsi – al Salone Internazionale del Libro ospiti della impeccabile struttura organizzativa e gestionale del Consiglio regionale. In quella prestigiosa occasione hanno avuto l’opportunità di presentare i propri lavori all’interno del Padiglione Calabria del Salone. Un’esperienza intensa e formativa, durante la quale i piccoli protagonisti – accompagnati dall’insegnante Marianna Garrì e da Alberto capria, dirigente scolastico – hanno vissuto momenti di significativa crescita personale e culturale.

La partecipazione al concorso, strutturata all’interno della normale attività didattica sotto la guida della docente referente Mariella Marcello ha previsto la lettura e l’analisi di brani tratti dal libro Terra inquieta di Vito Teti, nonché la riflessione sul tema dell’emigrazione calabrese riscoprendo, attraverso la letteratura, i luoghi e la storia della propria terra. Dallo studio e dal confronto è nato un elaborato artistico dal forte impatto simbolico: un disegno coloratissimo che raffigura un uomo appena sbarcato in America da un bastimento che sulle spalle porta uno zaino a forma di Calabria. Un’immagine intensa, che parla di radici, identità, sofferenza e speranza. Lo sguardo basso dell’uomo riflette la tristezza della partenza forzata, ma lo zaino grande, verde, ben visibile rappresenta tutto ciò che non si vuole dimenticare: la lingua, gli affetti, la cultura, i ricordi, i luoghi. In quel bagaglio simbolico, l’uomo porta con sé la propria terra e con essa la speranza di poter un giorno fare ritorno.
I giovani studenti hanno saputo cogliere e restituire con grande sensibilità il messaggio profondo: partire non è solo un atto fisico, ma un’esperienza dell’anima. Un insegnamento prezioso, che resterà con loro molto oltre i confini del concorso e dell’attività scolastica; del resto la scuola serve per la vita non per la stessa scuola.
Per Davide, Rosalba e Giada, questa esperienza non si è conclusa con l’assegnazione di un premio, ma con un nuovo sguardo sulla propria identità e sul legame con le proprie radici; un ricordo indelebile che li accompagnerà nel loro cammino di crescita all’interno di una comunità educante, quella del Convitto Filangieri/I.C. Terzo circolo – De Amicis, che da tempo disegna orizzonti di senso ampi per i suoi preziosi allievi.