Il presidente provinciale UNICEF, Gaetano Aurelio, ha sottolineato l’importanza di promuovere i diritti dei bambini e delle bambine attraverso iniziative culturali
È stato un grande successo il concerto “I miei diritti, la mia voce”, che si è svolto presso la sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia. L’evento, promosso dall’UNICEF di Vibo Valentia in collaborazione con la Provincia di Vibo Valentia, l’UNPLI Calabria, la Pro Loco Vibo Città e il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati, ha voluto coniugare musica e impegno civile, offrendo al pubblico un’occasione di riflessione sui diritti umani attraverso il linguaggio universale dell’arte.
A introdurre la serata è stata Giusi Fanelli, presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Vibo Valentia, che ha anche condotto l’intero evento presentando ogni esecuzione. Il presidente provinciale UNICEF, Gaetano Aurelio, ha aperto ufficialmente il programma musicale, sottolineando l’importanza di promuovere i diritti dei bambini e delle bambine attraverso iniziative culturali.
Il concerto ha proposto una raffinata selezione di arie tratte da celebri opere di Wolfgang Amadeus Mozart. Da La finta giardiniera KV 196 è stato eseguito “Che beltà, che leggiadria” da Arturo Neri. Il cuore del programma è stato dedicato a Le nozze di Figaro KV 492, con interpretazioni di Maria Pia Guerrera, Chiara Aracri, Zhang Yipeng e Paola Cascasi. Da Così fan tutte KV 588 è stata proposta “Una donna a quindici anni” da Maria Pia Guerrera. Il concerto si è concluso con due duetti da Don Giovanni KV 527: “Anima mia… Fuggi, crudele, fuggi!”, interpretato da Maria Pia Guerrera e Arturo Neri, e “Quel casinetto è mio… Là ci darem la mano”, eseguito da Maria Pia Guerrera e Zhang Yipeng.

Ad accompagnare i brani al pianoforte il M° Francesco Silvestri che ha promosso il concerto.
Gli artisti, giovani e talentuosi interpreti del panorama musicale locale e internazionale, hanno emozionato il pubblico con intensità e professionalità, ricevendo calorosi applausi al termine di ogni esibizione. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, gremendo la sala e mostrando grande attenzione per i messaggi culturali e sociali dell’iniziativa.
La serata si è confermata un esempio virtuoso di come la cultura possa veicolare valori fondamentali come l’uguaglianza, la dignità e il rispetto dei diritti, specie quelli dell’infanzia.